Quando presi la scossa con il Presepe
Basta leggere una poesia, "Il Presepe" di Salvatore Quasimodo, per evocare in alcuni versi la logica di questo simbolo della natalità: Natale.
...continuaBasta leggere una poesia, "Il Presepe" di Salvatore Quasimodo, per evocare in alcuni versi la logica di questo simbolo della natalità: Natale.
...continuaChiunque non sia mai stato ai mercatini di Natale di Strasburgo sappia che è un posto magico, ospitato nel centro di questa città con una parte storica molto bella ed antica, in un posto sospeso - per ragioni geografiche che sono poi diventate culturali - fra la Francia e la Germania.
...continuaLa vicenda della vecchia balera di Corinaldo con la storia - se non è stato altro - dello spray urticante, che ha creato un moto di folla che ha sortito morti e feriti, sembra la riedizione di vecchie storie del passato.
...continuaHo lettori esigenti, che mi scrivono in privato se manca un mio intervento "à la carte" da loro auspicato e ricevo sollecitazioni puntuali.
...continuaLa Lega è diventata un partito nazionale, perdendo - almeno per ora - quella caratterizzazione di partito territoriale del Nord così com'era nato, persino con spinte che in determinati momenti sono state con chiarezza indipendentiste.
...continuaTorna il clima di Natale, ecco i lavoretti per i genitori, appaiono le recite con canzoni e scenette, si discute di presepi e alberi nelle scuole.
...continuaMi piace conversare e penso di appartenere alla categoria dei "chiacchieroni", qualora esistesse nel termine un versante positivo.
...continuaLeggo ormai i giornali sul telefonino, almeno sino a quando per singolare alchimia una mia piccola miopia si contrasta benevolmente con la presbiopia dell'età, consentendomi di leggere bene caratteri piccoli.
...continuaHo seguito con apprensione le notizie che arrivavano da Strasburgo, dove ai mercatini di Natale un islamista ha ucciso persone inermi, riaccendendo i fari sui rischi dell'integralismo religioso nel cuore dell'Europa.
...continuaNon si può che guardare con invidia - anche se le montagne valdostane sono una ben diversa barriera - ai collegamenti ferroviari di cui Bolzano e di conserva Trento godono verso l'Austria (per non dire con Roma, ma andrei fuori tema).
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