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07 nov 2025

L’alpinismo e i suoi rischi

Leggo dei troppi morti sulle montagne del Nepal. Una tragedia causata da nevicate eccezionali e valanghe distruttive.

Lo spiega bene il Corriere della Sera: “Le valanghe che si sono abbattute nei giorni scorsi su vasti territori del Nepal sono conseguenza di una situazione meteo eccezionale: in trent'anni, secondo i dati elaborati dal laboratorio osservatorio Everest K2 Cnr, situato alla base dell'Everest, sono stati registrati solo quattro eventi di nevicate improvvise e così abbondanti: hanno influito a renderle imponenti e, di conseguenza, distruttive per le spedizioni alpinistiche”.

La pir...

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06 nov 2025

Viaggi, confini e carte geografiche

Viaggiare: per farlo bisognerebbe avere più tempo. Non è neppure facile essere tranquilli sulla meta.

Guardatevi il sito "Viaggiare Sicuri" del Ministero degli Affari Esteri. Spuntano elenchi inquietanti.

Conflitti armati o guerre civili in corso (es. Ucraina, Sudan, Yemen). Elevatissimo rischio di terrorismo e sequestri (es. Afghanistan, Siria, Libia, alcune zone del Sahel). Grave instabilità politica e assenza di controllo territoriale (es. Repubblica Democratica del Congo, Haiti). Criminalità violenta molto diffusa (es. Venezuela, Papua Nuova Guinea, alcune zone del Sud America).

Mi fermo...

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05 nov 2025

Perché i poeti?

Mi capita spesso di leggere in sintetici post su X quanto scrive il Cardinale Gianfranco Ravasi.

Uno di questi mi ha fulminato in queste ore, aprendomi a certi pensieri. Scrive Ravasi: ” «Perché i poeti?» Così inizia una poesia del tedesco Friedrich Hölderlin (1770-1843). Sembrano non produttivi, eppure sono necessari perché si indicano il senso della vita e delle cose, impedendo a chi è immerso nell'agire di smarrire la bussola nel cammino dell'esistenza”.

Sulla funzione della poesia e in verità di questa stessa poesia citata esiste un ampio approfondimento scritto a suo tempo dal filosofo Ma...

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04 nov 2025

Pasolini e l’autonomismo

Pier Paolo Pasolini è stato ricordato in questi giorni per un tragico anniversario.

Ero poco più di un ragazzo, quando fu assassinato nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia, vicino a Roma.

Ricordo bene quell’episodio di cronaca nera di cinquant’anni fa di cui fu vittima, che colpì per la violenza inferta e per la scomparsa a soli 53 anni di un intellettuale eclettico, grande osservatore della realtà del dopoguerra.

Occupandomi delle minoranze linguistiche negli anni successivi durante il mio impegno politico, scoprii le sue poesie in friulano e il legame profondo con q...

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03 nov 2025

Dietro il bias cognitivo

Fa abbastanza impressione dover sempre inseguire le parole. Già lo è nella quotidianità, a fronte del fenomeno di un progressivo impoverimento nell’uso della lingua, che obbliga ad un lessico di base sempre più semplificato per farsi capire.

Si aggiunge poi la tendenza a creare sempre più gerghi specialistici. Quando mi sono occupato di Scuola, ma anche del settore Digitale, mi sembrava in prima battuta di essere un analfabeta e in lotta contro la scelta degli acronimi più bizzarri, che rendono la comprensione reciproca più difficile.

Mi fanno poi impazzire gli anglicismi che debordano  e il p...

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02 nov 2025

La morte e il ricordo dei defunti

Avere a che fare con la morte è sempre un brutto affare e questo periodo credo che per tutti, con le visite ai cimiteri in memoria dei propri cari che non ci sono più, sia ben di più di un passaggio consuetudinario, intriso di una stratificazione di diverse tradizioni.

Diventa di fatto e sin da bambini - quando a me faceva una certa impressione per la logica lugubre connessa - una specie di formazione utile per interrogarsi su noi stessi e sulla fugacità della nostra esistenza.

Poi, più si cresce, e più le circostanze della vita, come un fiore cui cadano i petali, ci obbligano a fare i conti ...

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01 nov 2025

Non perdersi neppure un Santo

La festa di Ognissanti celebrata oggi ha radici molto antiche, che si intrecciano tra tradizione cristiana e i riti pagani preesistenti.Diciamo che l’umanità non butta mai via niente, ma reinterpreta.

La necessità di avere una festività che raccogliesse a grappolo tutti i Santi deriva dal fatto che nel tempo sono diventati così numerosi che non era più possibile dedicare un giorno a ciascuno. Per questo, nel IV secolo, si cominciò a celebrare una sola festa in onore di tutti i Santi insieme. Si potrebbe dire: per non dimenticare nessuno…

Anche perché il numero è cospicuo e tendenzialmente in ...

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31 ott 2025

L’Utopia come orizzonte

Non ricordo bene in quale degli esami universitari ho approfondito il tema nel tempo dell’Utopia. Filone di grande interesse, così che in seguito me ne sono occupato ulteriormente per conto mio.

Ne ho ancora qualche residuo in libri nella biblioteca domestica, che sono come naufraghi sopravvissuti in diversi spostamenti nelle case avvenuti negli anni.

Accumulare libri è un vizio, che richiederebbe spazi adatti e una capacità di ordine nell’archiviazione che invidio in alcuni amici.

Il termine utopia deriva dal greco antico e fu coniato dallo scrittore e umanista inglese Thomas More (Tommaso ...

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30 ott 2025

Se Trump si crede un Re

Capita di guardare dei filmati caricati sul profilo ufficiale del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e stupirsi di un uso grezzo e greve dell’Intelligenza Artificiale.

Una volta, durante il Conclave, era travestito da Papa e, di recente, da Re, mentre da un jet scarica quintali di cacca su manifestanti contrari alla sua politica. Fanno ridere? Non credo.

A me è venuta in mente la canzone cantata da Enzo Jannacci, “HO VISTO UN RE” (1968 - Fo, Esposito, Omicron).

Ricordate la storiella? Un narratore di piazza racconta, con ironia e coro popolare, di aver visto un re, un vescovo e un ri...

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29 ott 2025

La bomba atomica e la Svizzera

Chissà se la mia generazione, nata e cresciuta nel tempo della ”guerra fredda” sotto la minaccia della guerra nucleare, si potrà trovare davvero nelle tristi condizioni di viverne una.

Ogni tanto ci penso e rifletto sul fatto, che mi fa sentire inadeguato, che - se esplodesse da qualche parte in Europa un ordigno nucleare - non saprei cosa fare. Per altro - ero un giovane giornalista tv - quando avvenne Il disastro di Černobyl' (Chernobyl).

Era il 26 aprile 1986, all'1:23 ora locale, quando scoppiò il reattore numero 4 della centrale nucleare V.I. Lenin, nell'allora Repubblica Socialista Sovie...

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