Sarà pur vero che, come si dice, «la strada verso l'inferno è lastricata di buone intenzioni», nel senso che c’è chi, inalberando propositi nobili e condivisibili, finisce per farsi i fatti suoi senza scrupoli di coscienza.
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Monitoro, per curiosità, la scomparsa dei sacchetti di plastica, che è in vigore da inizio anno, anche se avverrà davvero una volta esaurite le scorte (ecco perché in certi negozi ne trovate ancora).
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Per note ragioni, in questo periodo sono arrivati alcuni carillon (francesismo transitato in italiano, ma l'equivalente in francese è "boite à musique") e trovo che si tratta sempre di un bel regalo.
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Candidato alle elezioni europee, incontrai i rappresentanti delle pompe funebri della vasta Circoscrizione elettorale.
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Sull'Epifania e i Re Magi, nelle interessanti operazioni di contaminazione di cui il cristianesimo è stato capace, nulla da eccepire.
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Non ho più scritto dell'impegno dei militari italiani, specie degli alpini, in Afghanistan.
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Torna anche nel 2011 il magazine radiofonico "Caleidoscopio", condotto in studio da Christian Diémoz e che si occupa di "varia umanità".
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Guardo il discorso di fine anno del Presidente Giorgio Napolitano e sono contento di averlo votato per l'ampiezza e la profondità del messaggio, che conferma che al Quirinale non c'è, per fortuna, il vuoto.
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Diavolo di uno Steve Jobs! Il mio primo vero computer è stato un "Apple Macintosh" regalatomi da Eddy Ottoz, quando era nel suo lavoro un precursore-diffusore dell'informatica.
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