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30 set 2022

Imperia svetta

di Luciano Caveri

Posso dire che io lo sapevo? Già, ma un conto è ragionare con il cuore e un altro con la testa, anche se la testa - sarebbe quel che ho capito - è un incrocio di vari dati trattati da un computer. Mi riferisco ad una iniziativa del Corriere della Sera: ”Tredici indici per ognuno dei 108 capoluoghi di provincia italiani dal 2010 al 2021 rilevati più volte al giorno. Sommati insieme fanno oltre 10 milioni di dati. Questa enorme massa di numeri ha permesso a iLMeteo.it di stilare per il Corriere della Sera la classifica dove, sotto il profilo climatico, è più piacevole trascorrere le giornate”. Io lo sapevo che aveva grandi possibilità una città che mi ha segnato da neonato sin oltre i vent’anni: Imperia, città natale di mia mamma Brunilde nella frazione di Castelvecchio. È questa la città prima sul podio. Siamo nella Liguria di Ponente e fa sorridere pensare che queste sono le radici materne, mentre il mio bisnonno - che arrivò in Valle d’Aosta 150 anni fa all’incirca - veniva dalla Liguria di Levante, esattamente da Moneglia. Così Imperia viene raccontata dalla Treccani: ”La città risulta dall’unione (1923) di Porto Maurizio e di Oneglia i cui centri storici distano circa 3 km e sono separati dal torrente Impero. Porto Maurizio è posto su un promontorio. Oneglia si è sviluppata sul piano alluvionale alla sinistra del torrente Impero. Con l’espansione urbanistica i due abitati si sono estesi lungo la strada che li unisce, fino a fondersi”. Detto così capisco quanto sia freddo rispetto ai miei ricordi e alle mie emozioni, che vanno al di là dei soli luoghi e della straordinari La storia è interessante: ”Nell’alto Medioevo sorse Porto Maurizio, feudo dei Clavesana, poi dei benedettini, che presto si eresse in libero Comune e nel 1276 divenne il capoluogo del vicariato della Liguria occidentale. Seguì un periodo di floridezza commerciale della città, occupata stabilmente dai Savoia nel 1815. Oneglia, preesistente, nell’alto Medioevo fu distrutta dai Saraceni (935) e ricostruita; feudo dei vescovi di Albenga (1100), appartenne ai Doria (1298-1576) e ai Savoia. Occupata nel 1792 dai Francesi, fu incorporata nella Repubblica Ligure (1801)”. Come sono arrivati a questo risultato che premia la ”mia” Imperia e al 37esima posto - assai decoroso - per Aosta? Così sul Corriere: ”Siamo partiti da dati ora per ora del Centro meteo europeo (Ecmwf) lungo un periodo di dodici anni», spiega Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it. In una nazione che si estende per quasi 1.300 chilometri da Nord a Sud, la variabilità climatica è molto elevata. Il nostro Paese vanta inoltre la catena montuosa più alta d’Europa ed è circondato su tre lati dal mare: una situazione complessa sotto il profilo meteorologico, una delle più variegate del continente. Ricavare una tabella significativa ha comportato un grande lavoro di analisi e bilanciamento tra tutti i vari indici che compongono l’insieme che va sotto il nome di clima. Non si è trattato quindi di prendere in considerazione solo i parametri meteorologici più comuni come temperatura media, umidità e vento, ma di assumere i dati in funzione della sensazione di benessere degli abitanti. Le classifiche vanno sempre lette avendo in mente il benessere climatico: in testa a quella dell’escursione termica ci sono le città con meno sbalzi di temperature, comandano quella dei giorni freddi le città con meno giorni sottozero. Sommando i valori il risultato è stata la classifica generale ». E il peggio? Dice il Corriere: ”Degli ultimi 15 posti della classifica della vivibilità climatico, undici sono occupati da città situate nella Pianura Padana. Maglia nera Cremona con 366 punti. Milano, con il suo clima continentale, si trova all’89esimo posto, a conferma che la parte centrale della grande pianura del Nord — soprattutto lungo il corso del Po tra Emilia e Lombardia, a causa delle particolari condizioni geografiche che influenzano il clima — non è certo la migliore d’Italia sotto l’aspetto bioclimatico. Roma è in ultima posizione per quanto riguarda l’escursione termica media giornaliera annua con uno sbalzo di oltre 12 gradi: ci si deve vestire a cipolla, al mattino con un giubbotto e durante il giorno in t-shirt e pantaloncini corti, soprattutto in primavera e autunno. Andando a guardare in profondità nei vari indici, si scoprono dati interessanti. Lecce è la località dove d’estate è più difficile dormire a causa delle «notti tropicali», che «per definizione internazionale sono quelle caratterizzate da temperature notturne sopra i 20 gradi», chiarisce Tedici. Udine e Pordenone sono le città più piovose (ai primi due posti per le classifiche riguardanti i giorni di pioggia e le piogge intense), con Como al terzo posto. Belluno è la città con maggiore nuvolosità diurna, Caserta la più soggetta alle ondate di calore. Lodi è invece la città più nebbiosa, in Pianura Padana umidità e la mancanza di vento sono una costante tutto l’anno. La più asciutta è la siciliana Ragusa”. Farà sorridere questo insieme di dettagli, ma offrono una mappa da tenere da conto e Imperia svetta.