Mi fa piacere che il Consiglio Valle si sia espresso all'unanimità con un documento critico sull'impatto della manovra finanziaria sulla nostra Regione. Avere il consenso unanime è stato un esercizio di equilibrismo nella scrittura del documento e sono contento di aver contribuito al risultato. Fuori d'equilibrismo, però, dovrebber apparire chiara la posta in gioco: lo Stato "scarica" sul sistema di democrazia locale la grande maggioranza della manovra; nel mirino - anche con le improvvide dichiarazioni del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti - ci sono le autonomie speciali, come rimarcato oggi sui giornali da un Presidente del centrodestra come il sardo Ugo Cappellacci con cui ho molto familiarizzato al "Comitato delle Regioni". Senza tanti giri di parole o grandi distinguo, Cappellacci segnala come dietro la manovra e ancor peggio dietro il sedicente federalismo fiscale ci sia la voglia, neppur troppo celata, di spingere le autonomie speciali verso il basso e meno risorse significa alla fine meno autonomia. Ho passato i migliori anni della mia vita a difendere l'autonomia speciale e questo degrado attuale mi indigna e mi preoccupa e la Valle dovrà fa sentire forte e chiara la sua voce.