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29 mag 2009

Parlamento

di Luciano Caveri

Nelle quattro Legislature a Montecitorio penso di aver approfondito il funzionamento della Camera dei deputati e anche del Senato della Repubblica, avendo potuto frequentarlo sia quando ero Sottosegretario ma anche, più ordinariamente, attraverso le Commissioni bicamerali, dove siedono assieme deputati e senatori. Da allora, credo con cognizione di causa e non per un istinto corporativo, difendo la democrazia rappresentativa. L'attacco di ieri alle Camere del Presidente Silvio Berlusconi conferma l'esistenza in Italia di una corrente trasversale (a destra come a sinistra), demagogica e populista, antiparlamentarista, che ha avuto il suo culmine in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, tornando vivace in questi anni nella polemica, a tratti ossessiva o "da bar", sulla "Casta". Intendiamoci: non che non ce ne siano le ragioni. Oggi solo un imbecille potrebbe difendere a spada tratta la classe politica e io stesso potrei elencare storture e vergogne. Ma del regime parlamentare, migliorabile e da rendere più efficace, certamente non si può fare a meno, essendo uno dei pochi antidoti ad ogni voglia, vera o presunta, di autoritarismo. Un uomo solo al comando è una situazione da evitare.