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23 giu 2015

Sulle tracce della Maturità

di Luciano Caveri

Maturità 2015: non invidio per niente gli studenti che sono impegnati nel cimento. Trattasi di uno stress eccessivo rispetto alla posta in gioco, che tuttavia appare come una prova di passaggio, simile a quelle per dimostrare l'ingresso verso l'età più adulta, ma con diverse modalità, dei giovani indigeni dell'Amazzonia. Confesso che ogni anno, come se fossi seduto sul banco in quel fatidico giorno del 1978, vado a guardare le "tracce", come oggi si dice. All'epoca erano i "temi", molto meno numerosi e meno congegnati rispetto alla composita proposta odierna. Quel che stupisce, navigando su Internet, dove tutto esce pochi minuti dopo la fatidica apertura delle buste, è che i siti indirizzati agli studenti hanno stipendiato frotte di professori che preparano veri e propri svolgimenti senza pudore alcuno.

Visto che non si può immaginare che si tratti di un infruttuoso esercizio di stile, se fossi un commissario d'esame (mi è solo capitato di interrogare studenti in sessioni d'esame in una esperienza di insegnamento universitario) mi allarmerei, perché vuol dire che "gatta di cova". Nel senso che, effettuati sequestri di apparecchiature tecnologiche (un tempo avevo compagni che avevano temi svolti in piccoli papiri nascosti nei vestiti), qualcosa di residuale deve restare, se c'è chi si sbatte a proporre testi ricopiabili, immagino in strategiche pause pipì. Sia quel che sia, mi sono guardato per benino - dal Sito del Ministero e dunque andando alle fonti - le proposte fatte agli studenti. Dovessi dire non mi dispiacciono affatto, ma confesso che non era facile scegliere, se certi titoli fossero stati proposti alla mia Maturità del secolo scorso (metterei qui, per compatirmi, una faccetta sorridente da emoticon). L'analisi del testo è un brano de "Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino, che non ricordo, anche se dello scrittore credo di aver letto quasi tutto. E' una modalità questa analisi che mi pare comunque assai insidiosa, perché puoi urtare qualche profonda convinzione di qualche insegnante e dunque - tatticamente - non lo avrei fatto, oggi per allora. C'era poi il saggio breve o l'articolo di giornale. L'artistico-letterario era su "La letteratura come esperienza di vita": oltre a un brano dell'Inferno di Dante e altre tre spunti letterari, risultavano tre quadri (Van Gogh, Matisse, con il titolo sbagliato, e Hopper). Non penso l'avrei scelto. Mi sembra una gabbia piuttosto stretta. Più nelle mie corde il socio-economico su "Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale", vale a dire sulle frontiere dell'apprendimento. Con piaggeria c'è una citazione del Governatore della "Banca d'Italia", una di un documento comunitario e della filosofa americana Martha Nussbaum. Francamente moscio. Lo storico-politico è, anche con alcuni spunti (di cui uno trascritto in modo errato...) sull'attualità dei drammi dei migranti, incentrato sul Mediterraneo e sul ruolo europeo. Interessante, ma molto difficile e ci si infila nel rischio di giudizi su materia molto viva e, si sa, che certa geopolitica presuppone spessore già universitario. Meglio girare al largo. Il tecnico-scientifico era sulla connettività ai tempi del Web con i soliti brani sul tema. Direi fattibile, ma a condizione di non fare i pappagalli e ripetere banalità sul tema. Mi sarebbe rimasto lo spunto storico con un brano di Dardano Ferulli, ucciso dai nazisti alle "Fosse Ardeatine" (tutti gli studenti avranno saputo di che cosa si tratta?), che apriva un ampio spazio sulla Resistenza. Questa è la traccia che avrei scelto, senza troppi tentennamenti, evitando il mio vezzo di troppi ricordi familiari. Infine l'ultima traccia, quella di ordine generale, riguardava uno spunto della pakistana, "Premio Nobel" per la Pace, Malala Yousafzai, l'eroina del diritto all'istruzione, specie femminile. In agguato c'era il rischio di un polpettone di buonismo, assai astratto. Con onestà va detto che la varietà poteva consentire a tutti di provarci, anche se, rispetto alle attese della vigilia, molte speranza nell'azzeccare cosa sarebbe uscito sono state disattese. Ma fa parte della componente di azzardo della Maturità. In bocca al lupo, ragazzi!