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28 nov 2013

L'albero genealogico

di Luciano Caveri

Mi piace immergermi, come fa un tuffatore buttandosi di piedi "a candela" nel mare, nella storia familiare. Non per chissà quale forma di vanagloria, ma perché trovo che sia sempre interessante capire - con casi concreti - chi ci fosse prima di noi. E' una curiosità legittima e non sempre facile da soddisfare per la dispersione delle memorie familiari e per le difficoltà ancora di svolgere ricerche sui rapporti di parentela con l'uso del Web. Conosco persone che ci mettono cuore e passione, come un Curtaz, Luigi, che da anni si sta occupando, con cura certosina, nelle carte del passato, alla scoperta dei propri avi, attraverso infinite ricerche negli archivi. Anche la "grande Storia" acquisisce un significato particolare, pensando appunto a propri consanguinei che vissero certe vicende. Poi, visto che ciascuno di noi è un singolare cocktail di chi ci ha preceduti, è interessante capire se un puntino infinitesimale del DNA arrivi da qualche antenato. In questi giorni, ho fatto restaurare l'albero genealogico dei rami familiari della mia bisnonna, Herminie-Marie-Antoinette De La Pierre, che sposò il mio bisnonno Paolo Caveri, che era già vedovo con due figli (Alessandro e Greca, che vissero in Liguria) ed assieme ebbero mio nonno René, nato ad Aosta nel 1867. Ebbene questo intrico di discendenti, partendo dal lontano, è un modo affascinante per capire come si susseguano le generazioni. La mia bisnonna era di chiare origini walser e - come racconta mio zio Séverin Caveri - figlia di Pierre-François, procuratore del Re presso il Tribunale di Aosta e di Clara Gallo, originaria di Busca in Val Maira, in provincia di Cuneo. A sua volta il nonno della mia bisnonna era il senatore Jean-Joseph-François De La Pierre, nato a Gressoney-La-Trinité nel 1771. Laureatosi a Torino, dopo i primi ruoli pubblici in Valle, ebbe compiti importanti in tutto il Piemonte , specie in funzioni giudiziarie, e anche politici ad Aosta in anni caldi fra Rivoluzione e Restaurazione. Venne, a fine carriera, nominato Barone. Ma quel che conta è proprio il fatto che questo ramo dei De La Pierre, ormai esaurito, comincia nel 1420 nelle carte con il "notaire ducal", Jean, originario di un piccolo paese vicino al Lac de Bourget. Che giri, che storie! Guardando le caselline ramificate dell'albero genealogico, ci si stupisce delle tante vicende che contiene e si scopre quanto già si sapeva. Quelle del passato non erano affatto società immobili, come spesso ci viene rappresentato, ma esistevano persone e famiglie che si muovevano nel vasto perimetro di un area geografica ben disegnata oggi, aggiungendoci la Svizzera, si tratta - in chiave europea - dell'Euroregione AlpMed. Non è appunto un caso che i cognomi vadano e vengano da una parte all'altra - senza neppure pensare alle frontiere - fra Alpi e pianure sino al mar Mediterraneo.