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07 feb 2013

L'ora della sigaretta elettronica

di Luciano Caveri

Convivere con i fumatori è stato un destino per i non fumatori come me. In anni in cui non c'erano divieti e si fumava dappertutto senza complessi o preoccupazioni, poi, per fortuna nostra e della nostra salute, visti anche gli studi sugli esiti del fumo passivo in cui si evidenziavano i danni derivanti da un vizio altrui, i divieti di sono moltiplicati e manifestate anche le accortezze, ad esempio nei confronti dei bambini, di fronte ai quali una volta si fumava senza problemi. Calo un velo pietoso sulla politica: ho partecipato a riunioni e comizi per anni con una coltre di fumo degna della nebbia in Val Padana. La crescita della consapevolezza sui danni del fumo ha moltiplicato le tecniche per smettere di fumare. Ricordo, spinti anche da medici spesso fumatori anche loro, tutti i metodi usati per smettere di fumare di familiari e amici, tipo ipnosi, orecchino, cerotti, agopuntura. Ora la novità e il fenomeno lo sto vivendo in casa, con la constatazione soddisfatta che non puzza e sono davvero curioso di capire se si tratti dell'ennesimo fenomeno antifumo passeggero o se siamo ad un'evoluzione che si stabilizzerà. Mi riferisco alla "sigaretta elettronica", ormai diffusa anche in Valle e nuova frontiera per chi cerchi di uscire da un vizio duro morire. Si tratta - ho studiato diverse varianti in un negozio apposito in aeroporto - del singolare inalatore che vaporizza un liquido, simulando così il fumo della sigaretta e che dovrebbe limitare i rischi del fumo (ma la scienza si divide su pro e contro) e togliere gradatamente il vizio, specie se nel caricatore liquido che crea quel vapore acqueo che simula il fumo c'è della nicotina e se ne diminuisce ogni giorno il consumo sino a farne a meno. Con il vantaggio che ci sarebbero meno veleni del mix micidiale della sigaretta "normale". Non essendo mai stato fumatore, questa novità mi incuriosisce e fa impressione, nelle serate conviviali, vedere ormai i fumatori di diversi in due gruppi: "quelli che escono a fumare" e quelli che restano dentro e adoperano questa sorta di penna per sbarazzarsi del tabagismo, dando vita ad un nuovo fenomeno sociale.