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16 mag 2012

Un mugnaio con gli stivali

di Luciano Caveri

Il marchio "Mulino Bianco" nasce nel 1975. Lo ricordo benissimo perché allora, ai tempi del Liceo classico, avevo (ed ho) un amico carissimo proprietario di un mulino industriale a Montalto Dora. I suoi camion con striscia verde e la sigla aziendale ("S.A.M.") li avrete visti in giro per la Valle perché da decenni è il principale fornitore di farina dei panifici valdostani. Paolo, compagno di banco e di bisbocce, già all'epoca aveva la bava alla bocca a guardare la pubblicità del "Mulino Bianco" con - come marchio e location per gli spot con famigliola felice diventata stereotipo - l'improbabile mulino ad acqua d'antan.  Spiegava a noi ignari che solo un mulino industriale garantisce parametri di qualità e soprattutto d'igiene, del tutto improbabili nei vecchi impianti del passato. Noi amici lo ascoltavamo pazienti e lo sfottevamo per questa sua arrabbiatura cieca in una persona normalmente pacata e ragionevole da saggio canavesano doc. Mai come oggi, guardando l'ultima pubblicità della "Mulino Bianco", penso a quanto certa réclame (francesismo ucciso dall'inglese) non sia solo ridicola ma persino ingannevole. Io giuro che vorrei conoscere il genio della comunicazione che ha arruolato nelle fattezze del mugnaio gagliardo, anche goffo pasticciere, il mio quasi coetaneo Antonio Banderas, già o meglio fu sex symbol, perché gli anni passano per tutti. Per altro la sua voce spagnoleggiante al naturale, per i suoi natali, è ormai intrinsecamente legata al suo azzeccato doppiaggio, anche nella versione in italiano, del "Gatto con gli stivali" spadaccino di Shrek e dunque è una parlata ormai considerata da cartone animato. Insomma: il mulino d'epoca è una balla, come il mugnaio, ma soprattutto è risibile il tentativo di spacciare prodotti industriali come se fossero genuine prelibatezze artigianali. Certo nessuno è così fesso da cascarci, ma fossi un pasticciere artigianale - ne conosco di bravi che faticano nei loro laboratori - andrei a cercare i Signori Barilla per dire niente altro che: «per favore, piantatela, perché ormai da trentacinque anni cercate di venderci un valore aggiunto che non c'è».