La trasparenza anche sui sindacati
Avremo modo di capire meglio dove pensino di andare i "professori" al Governo per la revisione della spesa pubblica. La cifra indicata per il risparmio è modesta, 4,2 miliardi di euro, e nuovi tecnici si sono aggiunti all'Esecutivo per collaborare sul dossier, ma in un annetto scarso mi domando davvero che cosa si pensi di fare
Ad occuparsi del finanziamento ai partiti sarà il navigato politico-professore Giuliano Amato, anche lui settantenne. Quel che stupisce è una novità: dovrà occuparsi anche della controversa questione dei finanziamenti pubblici ai sindacati, sinora sfuggiti ad ogni discorso sul "rigore". Anzi, i leader sindacali sono stati sempre i primi a sparare sulla "casta" dei politici, omettendo ogni autocritica.
Da costituzionalista, Amato sa bene che l'articolo 39 della Costituzione che ribadisce la "libertà sindacale" prevedeva meccanismi di registrazione e di trasparenza degli statuti mai attuati, ma credo sappia altrettanto bene dell'esistenza di finanziamenti cospicui da parte dello Stato su cui è opportuno avere chiarezza.
Si va dal finanziamento ai patronati a quello ai "Caf - Centri di assistenza fiscale", che si occupano delle dichiarazione dei redditi semplificate e ci sono poi soldi pubblici per il calcolo dell'Ise (Indicatore della situazione Economica) e dell'Isee (Indicatore situazione economia equivalente) necessari alle famiglie che hanno diritto alle prestazioni sociali.
Vi sono poi i distacchi sindacali e i permessi retribuiti e una serie di altre prerogative collegate. Sono infine molto significativi, ma non c'entrano coi finanziamenti pubblici veri e propri, tutti i meccanismi di trattenuta in busta paga, cui si aggiunge la necessità di capire "aderenze" che hanno consentito ai sindacalisti forme di "cogestione" di società pubbliche (Inps, Poste, Ferrovie...).
Naturalmente - lo scrivo il 1° maggio, data simbolo per le rappresentanze dei lavoratori - non si tratta, esattamente come per i partiti, di "buttare via l'acqua sporca con il bambino", ma di capire il quadro della situazione.
E questo è un bene per tutti.
- luciano's blog
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Commenti
Concordo...
ci deve essere trasparenza anche per il mondo sindacale.
Personalmente non ho grande fiducia nel sindacato, li vedo piegati spesso e sovente a quella che una volta veniva definita "la volontà del padrone", salvo poi prendere per i fondelli i lavoratori su presunte conquiste da loro ottenute.
Questo accadeva ieri e accade oggi, sapete perché ? Molti vedono nelle sigle sindacali il trampolino di lancio per la politica e questo, cari amici, non avviene solamente a livello nazionale, anche in Valle d'Aosta il fenomeno è conosciuto.
Sulle nuove nomine del governo Monti, come Luciano, mi permetto di avanzare qualche dubbio, personalmente lo vedo come l'allargamento della compagine governativa con l'istituzione di ministri ombra oppure di ministeri senza portafoglio.
Non è stato un bel primo maggio e il tempo, si è adattato al clima di incertezza e di dubbio che regna sull'Italia tutta.
Oggi mi è arrivata...
una comunicazione che dice che i sindacati "Fim" e "Uilm", che hanno stipulato il 5 dicembre 2012 l'accordo di rinnovo del "Ccnl", richiedono una quota associativa straordinaria di 32 euro da trattenere sulla retribuzione del mese di giugno.
Se non si compila il modulo e non si specifica la non autorizzazione, l'azienda sarà obbligata a effettuare la ritenuta secondo il principio del "silenzio-assenso". Cosa ne pensate di questa iniziativa?
Mi vai a finire in un post...
remoto!
La questione "silenzio-assenso" ha aspetti ormai datati.
Certo che vado...
in un post remoto...
Non mi pare che noi utenti abbiamo la possibilità di aprire nuove discussioni, quindi uso lo strumento di ricerca e aggiungo un commento ad una discussione, anche vecchia, purché che abbia la giusta tematica.
Sbaglio qualcosa?
No, anzi...
dicevo solo che era remoto!