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08 mag 2012

La trasparenza anche sui sindacati

di Luciano Caveri

Avremo modo di capire meglio dove pensino di andare i "professori" al Governo per la revisione della spesa pubblica. La cifra indicata per il risparmio è modesta, 4,2 miliardi di euro, e nuovi tecnici si sono aggiunti all'Esecutivo per collaborare sul dossier, ma in un annetto scarso mi domando davvero che cosa si pensi di fare Ad occuparsi del finanziamento ai partiti sarà il navigato politico-professore Giuliano Amato, anche lui settantenne. Quel che stupisce è una novità: dovrà occuparsi anche della controversa questione dei finanziamenti pubblici ai sindacati, sinora sfuggiti ad ogni discorso sul "rigore". Anzi, i leader sindacali sono stati sempre i primi a sparare sulla "casta" dei politici, omettendo ogni autocritica. Da costituzionalista, Amato sa bene che l'articolo 39 della Costituzione che ribadisce la "libertà sindacale" prevedeva meccanismi di registrazione e di trasparenza degli statuti mai attuati, ma credo sappia altrettanto bene dell'esistenza di finanziamenti cospicui da parte dello Stato su cui è opportuno avere chiarezza. Si va dal finanziamento ai patronati a quello ai "Caf - Centri di assistenza fiscale", che si occupano delle dichiarazione dei redditi semplificate e ci sono poi soldi pubblici per il calcolo dell'Ise (Indicatore della situazione Economica) e dell'Isee (Indicatore situazione economia equivalente) necessari alle famiglie che hanno diritto alle prestazioni sociali. Vi sono poi i distacchi sindacali e i permessi retribuiti e una serie di altre prerogative collegate. Sono infine molto significativi, ma non c'entrano coi finanziamenti pubblici veri e propri, tutti i meccanismi di trattenuta in busta paga, cui si aggiunge la necessità di capire "aderenze" che hanno consentito ai sindacalisti forme di "cogestione" di società pubbliche (Inps, Poste, Ferrovie...). Naturalmente - lo scrivo il 1° maggio, data simbolo per le rappresentanze dei lavoratori - non si tratta, esattamente come per i partiti, di "buttare via l'acqua sporca con il bambino", ma di capire il quadro della situazione. E questo è un bene per tutti.