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26 dic 2011

A tre giorni: la notte di Natale

di Luciano Caveri

"De nët euna leumière, I berdzé l’at paru; Un andze vin leur dëre: Lo Sauveur l'est neissu. Un pouro baou l’est son palatse, Et sat pei de fen in traver Compouson lo deur matelatse De ci gran Rei de l'univer; Et din la rigueur de l'iver De dò trei lindzo l’est queuver…" Il canto della "Pastorala" di Cerlogne risuonava nella chiesa del paese per la messa di Mezzanotte nella notte di Natale. Marie ci era arrivata in processione assieme ai suoi coetanei. Era il parroco, l'Abbé Cyrille, che li aveva messi tutti assieme, mischiando le diverse classi del catechismo e lei si stava preparando per la Comunione. Si era raccomandato che ci fossero e niente storie! Lei indossava il cappotto nuovo, che era poi il regalo di Natale che la mamma le aveva già voluto dare «per fare bella figura». Suo fratello Pierre, più piccolo di due anni, era a fianco a lei e di tanto in tanto cavava di tasca una caramella. Dopo il cenone ne aveva presa un manciata dal vassoio sul tavolo, spiegando che «gli avrebbe dato energia». Il clima attorno a loro era allegro. Come sempre, sul sagrato della chiesa era stato ricostruito un "presepio vivente". Li aveva visti provare nei giorni precedenti, ma aveva notato che nella culla non c’era nessuno, mentre quella sera era stato sistemato Claude, l’ultimo nato del paese, solo un mese prima. Piangeva come un vitello, probabilmente per il freddo pungente e veniva consolato di tanto in tanto dalla Madonna della rappresentazione che lo prendeva in braccio. Sorridere le veniva da sorridere a pensare quanto fosse bella quella scena con il cielo pieno di stelle dietro al campanile illuminato. Natale era un momento pieno di gioia. La giovane infermiera si voltò verso la collega e disse: «mi sembra che questa sera Marie stia meglio, abbia il volto disteso». La stanza dell'ospedale "Beauregard" era avvolta da una luce tenue. La vigilia di Natale i turni erano ridotti al minimo nel reparto di geriatria. Marie disse qualche cosa e l’infermiera si chinò su di lei, che sembrava fissare qualche cosa sul muro. «Non capisco cosa voglia», osservò la ragazza. L’altra rispose: «mi sembra che canti». In effetti Marie era tornata bambina e mano nella mano con il fratellino Pierre cantava nella chiesa del suo paese.