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06 nov 2011

A favor di telecamera

di Luciano Caveri

Leggo su "Le Dauphiné Libéré" la storia di un imbecille che, con una punta massima di 197 chilometri all'ora, ha attraversato il tunnel del Monte Bianco a gran velocità con la sua "Audi A6". Questa la sintesi dei fatti: "Au volant d’une grosse berline allemande, ce conducteur d’origine israélienne a dû se croire téléporté dans le tunnel du casino, lors du grand prix de Monaco. Cette nuit, il a, à plusieurs reprises, affolé les radars de contrôle du tunnel du Mont-Blanc, avec des vitesses à plus de 180 km/h. Une "distraction" qui risque de lui coûter fort cher, en contraventions (plus de 3 000 €), mais aussi en retrait de permis de conduire. Quant au motif de cet excès record, il fut révélé par les photos prises par les radars. Pendant que monsieur jouait les Vettel, madame filmait l’exploit avec son téléphone portable…". Stavolta non potrà capitare quel che capitò qualche anno fa, quando un bizzarro giudice di pace di Aosta "graziò" un automobilista mantovano, che viaggiava a 132 chilometri all'ora al posto dei 70 obbligatori, con questa motivazione che figura nella rassegna degli orrori giurisprudenziali: «si ha motivo di ritenere che il ricorrente, risultante affetto da disturbi di attacchi di panico, è incorso nella contestata infrazione in una circostanza tale (attraversamento di tunnel autostradale) che, scatenando in lui detta sindrome nella forma di uno stato d’ansia da claustrofobia, lo ha irresistibilmente indotto a tenere un comportamento che, nelle circostanze date, può essere valutato come non suscettibile di essere inibito con uno sforzo cosciente della volontà». La telecamerina integrata nei telefonini è diventata - basta vedere la miriade di filmati sui siti specializzati in video - una dimensione nuova dell'informazione. Nel male, come nel caso citato che è caratteristico di tutti gli esibizionisti di questa "bravata" rischiosa per la sicurezza nel traforo, ma anche nel bene, come evidenziato in ultimo dai filmati preziosi per ricostruire la terribile morte di Gheddafi o le sequenze impressionanti girate in occasione della recente alluvione nel Levante ligure.