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18 ott 2011

Silvio c'è

di Luciano Caveri

Silvio Berlusconi è ormai, politicamente, un cyborg e la sua presenza tende all'immortalità, proprio come capita nelle storie di fantascienza a quegli esseri umani su cui sono stati innestati organi meccanici ed elettronici oppure - alternativa per un cyborg - ad un automa che simula di essere un umano. Altrimenti, dopo mesi di una batosta dietro l'altra, culminata ieri con il "no" della Camera al Bilancio dello Stato, avrebbe dato le dimissioni. Ma ormai parlare di questa ipotesi appartiene all'elenco delle cose inutili. Dice un proverbio veneto: «Batar le nose, tendere le tose, spalar la neve e copar la gente xe laori che no serve a gnente» Traduzione: «Tirar giù le noci dall'albero, far la guardia alle ragazze, spalare la neve e uccidere la gente sono lavori che non servono a nulla». Andrebbe aggiunto: «sperare che Berlusconi si dimetta». D'altra parte non bisogna stupirsi e trovare ammaestramenti dalla propria vita e farsi l'elenco delle "cose inutili". Come le tonsille, che una volta ti venivano estratte al primo mal di gola. Oppure, altro esempio dell'infanzia, tirare un sasso piatto sull'acqua per farlo saltare, guardare il movimento delle formiche nei formicai, sapere a memoria la parte della messa che spetta al prete, comprare canarini, cocorite, pesci rossi, tartarughe e criceti. Fra le cose inutili patrimonio comune segnalo: usare ogni trucco o prodotto contro la caduta dei capelli, sapere le canzoni a memoria ed essere stonato, mandare una cartolina quando ormai si inviano le foto, comprare una cartina stradale all'epoca dei satellitare. E chi l'avrebbe mai detto che un giorno le discoteche sarebbero risultate inutili, così come  le cabine telefoniche e le macchine da scrivere e la gomma di scorta fatta sparire dal "ruotino"?  Eppure l'inutilità è fra di noi come l'anfiteatro vuoto per sempre che si affaccia sulla discarica dei rifiuti a Brissogne o come l'Arco d'Augusto che è storicamente impegnativa come rotonda.  D'altra parte viviamo in un mondo in cui si può navigare su Internet senza meta e fare lo zapping con il telecomando senza guardare davvero la televisione. E dunque perché stupirsi se "Silvio c'è".