Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
18 ott 2011

Il Belgio, punto e a capo

di Luciano Caveri

Dopo dieci anni di assidue frequentazioni di Bruxelles, "capitale" dell'Unione europea, mi sono affezionato al Belgio, che resta per altro terreno di studio per chi voglia vedere come si evolva il federalismo. Ecco perché, dopo una crisi durata poco meno di cinquecento giorni, nel senso che alle elezioni legislative non era seguita la formazione di alcun Governo, il Belgio ora si appresta ad avere un nuovo Esecutivo, uscendo dal regime grottesco di "prorogatio" del Governo in carica. Gli osservatori notano che la ragione principale della difficile intesa è la crisi economico-finanziaria, che ha costretto a nazionalizzare la banca franco-belga Dexia. Io penso che non sia solo questo: il punto decisivo sta proprio nel rafforzamento del federalismo con più autonomia alle Regioni (Fiandre, Vallonia e uno status più chiaro per Bruxelles-capitale) attarerso la "devoluzione" di molte materie dal fisco alla sicurezza sociale, dall'impiego al codice della strada con la soluzione di problemi simbolici in materia di circoscrizioni elettorali. Vincitore è stato il "mediatore" e futuro premier, Elio Di Rupo, un socialista sessantenne, figlio di immigrati italiani, una sorta di dandy con il farfallino, navigatore della politica belga, che ha avuto anche la chance di aver migliorato l'uso del neerlandese e questo è piaciuto ai fiamminghi. Non credo, tuttavia, che questa sesta riforma delle istituzioni belghe depotenzi davvero le aspirazioni indipendentiste di larga parte della popolazione fiamminga, che sperano nella nascita di un vero e proprio Stato. Forse l'attuale scelta di un Governo di "salute pubblica", riducendo ulteriormente il ruolo dello Stato centrale, sarà nella storia belga un momento di passaggio per rendere più dolce l'eventuale "rottura" fra le due comunità linguistiche. E lo status rinforzato della Regione di Bruxelles la premessa possibile a farne un "distretto europeo". Vedremo.