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31 ago 2011

Estate calda

di Luciano Caveri

Normalmente per la politica il mese di Agosto è sonnacchioso. Tanto che basta scorrere i giornali degli anni passati per vedere che, in assenza di "ciccia", i giornali si attaccavano ad un caso di cronaca nera, montandolo come si fa come la panna. Quest'anno, invece, sia la politica internazionale che la politica interna, viste certe circostanze, non sono andate in vacanza. Dopo mesi sottotraccia, la guerra in Libia sembra giunta al tornante decisivo. La cattura di Gheddafi potrebbe chiudere il cerchio. Per l'Italia, malgrado la grancassa di queste ore, ci sarà il confronto con la realtà: la forte compromissione con il regime gheddafiano e i "cacadubbi" sull'intervento occidentale peseranno e fa bene chi, come "La Stampa", ricorda che la Francia si è posta in una posizione differente, che premierà anche in affari l'interventismo. Nella politica interna, a parte la soddisfazione che oggi in Consiglio Valle, seppur solo in Commissione, si parlerà della Finanziaria varata il 13 agosto (e dirò quel che penso), resta il fatto che su questa "supermanovra" si sta sviluppando un dibattito che finirà per avere un peso politico non banale. Per la prima volta nel Popolo della Libertà si è sviluppato un dibattito e si vedrà se e quanto Giulio Tremonti potrà reggere sulla linea di non toccare il decreto legge. Così come si capirà, una volta per tutte, dove porta il movimentismo della Lega, ammesso che ci sia una linea. L'opposizione vivacchia, direi più aspettando gli autogol della maggioranza che affermando proprie scelte. D'altra parte il passaggio è stretto: una scelta ostruzionistica, comprensibile nei contenuti, ritarderebbe la manovra con effetti rovinosi sull'economia. Questa Finanziaria avrà ricadute negative sulle Valle d'Aosta e non si può far finta di niente. Tempi grami.

P.S.: oggi si è riunita la seconda Commissione del Consiglio. Le posizioni, specie la mia, sono note. Questa manovra ha aspetti disastrosi ed invasivi per la nostra Valle. Il resto è fumo!