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15 mag 2011

Roma trema

di Luciano Caveri

Chiunque sia stato a Roma di questi tempi avrà notato un certo nervosismo per la notizia, che si è sparsa da qualche mese, su di una sorta di previsione-profezia di un personaggio, morto da una trentina d'anni, tale Raffaele Bendandi. In documenti scritti avrebbe annunciato un terremoto distruttivo proprio per quest'oggi nella Capitale, che è zona sismica ma disastri non ce ne sono, in verità, mai stati. A Roma dell'annuncio tutti ridono, ma sarei davvero curioso di capire quanti in queste ore - non si mai - andranno a farsi una gitarella fuoriporta e le cronache locali testimoniano di questa tendenza alla "fuga" I "portavoce" dello scomparso, cui il mondo scientifico non concede neppure un grammo di credibilità, orbitano attorno all'osservatorio storico geofisico di Faenza, dedicato al Bendandi, nato in quella cittadina e fondatore di quella struttura. «Questo Osservatorio - scrive la dottoressa Paola Lagorio, che lo dirige - sottolinea che quella frase attribuita a Bendandi è una leggenda metropolitana. Questa attribuzione è stata ripetutamente smentita da questo Osservatorio...". Insomma neppure i "discepoli" del Bendandi, che pensava di prevedere i terremoti con una teoria confusa e fantasiosa, considerano il tam-tam fatto su Internet fondato su qualche documento davvero esistente. E allora? E' venuto il momento di assumere seri provvedimenti verso chi ha creato apprensioni di vario genere con un rischio di panico nel conto alla rovescia in attesa del "giorno X", che passerà senza colpo ferire. Trilussa ci avrebbe scritto una bella poesia!