Scattano i Mondiali di calcio

La Coppa del Mondo sul Monte RosaSeguirò i Mondiali di calcio: non sono un gran esperto ma questo tipo di manifestazioni servono in realtà per dar sfogo alla convivialità.
Finisce in fondo - tranne che per gli appassionati veri e propri (il quotidiano in maggior crescita in Italia è la "Gazzetta dello Sport") - per essere un'occasione per stare insieme, sperando che gli "azzurri" possano contare sulla fortuna.
Per altro, in un mondo cupo, il caso del Sudafrica, pur con tutti i limiti e le contraddizioni, è la dimostrazione di come si possa uscire dalle situazioni più difficili. L'Africa sta sprofondando sempre di più in un baratro, reso ancora più profondo dalla crisi finanziaria mondiale e dunque ogni notizia in positivo è un lumicino di speranza.
Certo è che, sempre sul filo pericoloso della nostalgia, come non pensare ai Mondiali del 1982, quando nel mio caso - maledizione avevo poco più di vent'anni! - i festeggiamenti a Champoluc, in una sera tiepida, si trasformarono in una kermesse chiassosa e divertente.
Il velo del tempo trascorso rende tutto più bello e meno cupo dei tempi attuali.
Oggi leggere i giornali è davvero ansiogeno e viene voglia di mettersi alla tastiera del computer e scrivere qui sul blog le preoccupazioni e la rabbia. Capita anche ad un inguaribile ottimista.

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Il mio ricordo risale...

al '70 quando in montagna vedemmo Italia - Germania in un piccolo schermo in bianco e nero.
Stavo vivendo un momento che avrebbe fatto storia, ma non me ne accorsi di certo, essendo molto più interessato (platonicamente) alle grazie di una giovane fanciulla.

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