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04 nov 2009

Zone franche urbane

di Luciano Caveri

Scopiazzate da un'iniziativa francese di qualche anno fa per i quartieri "difficili", le "Zfu" - concentrate al Sud - sono nate con la "Finanziaria 2008" e già all'epoca rilevai al Governo il paradosso e lo sgarbo istituzionale di parlare di "zona franca", quando l'articolo 14 del nostro Statuto è rimasto inespresso, anzi è arretrato di recente, se è vero che la defiscalizzazione con i "buoni" dei carburanti era nata nel 1949, aspettando proprio l'applicazione del dettato statutario. Intendiamoci bene: le "Zfu" sono a vantaggio delle piccole e medie imprese e non sono neppure parenti della "zona franca" integrale prevista e mai applicata per i valdostani, che oggi è impensabile in Europa con il mercato unico e le norme di concorrenza. Tra l'altro, il riparto fiscale basato sulla compartecipazione alla fiscalità è alternativo alla defiscalizzazione diffusa. Per cui l'articolo 14 lo buttiamo via? Calma e gesso. Va fatta una norma d'attuazione che consenta di negoziare qualche formula, magari per attenuare le regole sugli aiuti di Stato, profittando del recepimento nel "Trattato di Lisbona" (che finalmente entra in vigore!), nel quale si parla - per la prima volta nei Trattati - dei "territori montani".