Autunno

L'autunno propone una Valle con cieli diversi dal resto dell'anno e con gli alberi che accendono i versanti di sfumature ricche di colore.
Le montagne, stremate dalla stagione calda, si stagliano, quando il tempo è bello, come funamboli sospesi all'orizzonte, con i loro contorni che si disegnano nell'aria con nettezza attraverso le pareti brulle delle vette.

Le montagne assumono poi, nella roccia, colori inusuali, che fanno il pari con la tavolozza offerta dalle foglie, aggiungendo la spruzzata di neve che imbianca le cime, come se fosse una voglia. Quella stessa voglia che abbiamo tutti di un autunno che sappia passare il testimone all'inverno con delle nevicate del "tempo che fu" o della...stagione scorsa (che poi è esattamente il significato di "neige d'antan", cioè la neve di un anno prima, nella celebre poesia di François Villon).
Confesso ancora un debole per quelle nuvole strisciate (cirrocumuli?) che solcano il cielo, spesso come i tagli alle tele di Lucio Fontana.
E pure, quando fa brutto, ci sono le pioggie, le nebbie, la nuvolaglia, altrettanti elementi di fascino per nulla tetri ma corrispondenti alla messa in scena del periodo. E che dire di quegli odori, anzitutto di umido, ma anche di castagne, mele e funghi, se non - ma da noi non c'è - di tartufo, certo di cibi più solidi rispetto agli orti estivi e semmai le verdure muiono in una bagna cauda. Intanto il vino - protagonista dell'autunno con le feste nei paesi - lo si vede aprire un ciclo nelle vendemmie che culminano.
Ho con l'autunno un rapporto contradditorio: da una parte l'accorciarsi delle ore di luce intristisce, ma dall'altra come negare che esiste una sorta di raccoglimento, di maggior intimità con una luce inclinata che ha un suo fascino. Dopo tanto "esterno, si riscopre l'"interno" e l'avvolgente protezione dei vestiti più caldi. Usando degli anglicismi, potremmo proprio parlare di una dimensione indoor che si sostituisce ad una parte delle attività outdoor.
L'autunno è una passerella, insomma, che ci conduce dal degradare dell'estate sino al profumo di Natale, quando la stagione si accorcia: pronta, però, a ridistendersi come una molla, riprendendo - nell'ovvietà dei ritmi della natura - il ciclo delle stagioni.

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l'autunno: il camminare lento

l'autunno: il camminare lento verso il letto invernale...mi piacerebbe che la mia città non indossasse la camicia da notte preparandosi per la notte ma indossasse il suo vestito più bello e si preparasse per ricevere gli ospiti che non tarderanno ad arrivare

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