blog di luciano

Il Tour

tour_de_france_aosta.jpgBello da vedere in televisione, sapendo che milioni e milioni di persone seguono in televisione questa corsa ciclistica. Ricordo che i telespettatori del "Giro d'Italia", come numero, non sono neppure lontanamente comparabili.
La tappa attraverso i nostri Colli alpini permette, con la maestria dei francesi nella regia, di vedere delle bellissime immagini della nostra Valle, che sembrano rifarsi, per così dire, al Calepin su "Il nostro territorio".
L'idea poi che ci sia un fil rouge fra il "Tour" di oggi e il primo vincitore, il valdostano naturalizzato francese Maurice Garin, nella prima gara del 1903, è affascinante.

Imbrattare i muri

scritta_muro.jpgCon le nuove norme contenute nel tanto discusso decreto sulla sicurezza, è previsto un apprezzato giro di vite per chi si diverte a disegnare graffiti o a tracciare scritte sui muri e su tutto il resto.
Le sanzioni amministrative e penali, per gli autori e per chi vende a minori bombolette di vernice indelebile, credo che faranno il loro effetto. I writer dall'elevato contenuto artistico sono, basta guardare i muri di Aosta, un'infinitesimale minoranza e purtroppo - a parte patetiche dichiarazioni d'amore che varrebbero alcuni calci nel sedere - si è pure esaurita quella carica ironico-sarcastica che ricordo in certe scritte negli anni Ottanta.
Ci sono teppisti che godono come matti a rovinare il decoro di palazzi e arredi urbani di vario genere. Ricordo palazzi del centro appena ridipinti, divenuti tela sin da subito per certi sghiribizzi che sono una vera e propria violenza oltreché un danno.

Mediapolis

mediapolis_prato.jpgE' clamoroso come io resti un inguaribile provinciale.
Ho girato il mondo, ho studiato, mi tengo aggiornato, ma delle volte mi manca, purtroppo, quel colpo d'ala che forse sarebbe necessario. Mi riferisco a "Mediapolis", quel grosso conglomerato di cui si parla da più di dieci anni e che sorgerà (entro il 2011, secondo gli ideatori, con inizio lavori a breve) nel Comune di Albiano di Ivrea con una spesa coraggiosa in epoca di crisi: 500 milioni di euro.
Basta cliccare qui per capire che il progettone c'è: 600mila metri quadrati interessati, di cui 90mila coperti, un parco a tema (con ventidue attrazioni meccaniche), 7.800 posti auto e 107 per i bus, un'arena per gli spettacoli da 15mila posti e molto altro ancora. Con slogan suggestivi del genere: «tutto il parco è un set televisivo», «lo shopping come esperienza emotiva».
Si parla poi di energia, spazi verdi, valorizzazione del piccolo commercio e - mica male - 1.200 posti di lavoro.
Essendo che i parchi tematici in Europa vanno male, che i grandi ipermercati sono in crisi, che il settore televisivo langue e altri pessimismi analoghi che evito per non sembrare un gufo, direi che l'ottimismo del gruppo economico interessato dal progetto - con sede in Lussemburgo - riempie il cuore.
Chissà, ma è una bagatella, se per il vasto spazio commerciale è stato chiesto - come previsto dalla legge Bersani sul commercio - il parere della nostra Regione.
Anni fa, per questo, avevo scritto.

Canili pieni

max_cuccia.jpgMalgrado le molte campagne "piaciose" con personaggi famosi che ammoniscono sulla barbarie dell'abbandono dei cani in vista delle vacanze, il fenomeno - purtroppo anche in Valle - satura i canili.
Sono sinceramente sbalordito che ciò avvenga: l'idea che si sbatta un cane in mezzo ad una strada, sapendo la loro adorazione per i padroni, mi turba.
Chi lo fa è davvero senza cuore.
So bene che ci sono fatti, abbandoni e solitudini ben più gravi nella nostra società, ma è vero che esiste in questo abbandono di un cane - come se fosse un pupazzo - una dimostrazione vera della mancanza di umanità di parte dell'umanità.

Camper double face

camper.jpgConfesso che mi piacerebbe attraversare in camper il deserto del Sahara oppure usarlo per affrontare le strade della foresta amazzonica o anche godermi la tappe per arrivare a Samarcanda.
L'uso, invece, del camper per mettermi in modo stanziale in un campeggio, in un parcheggio di una funivia o in mezzo ad altri camper in un'area di sosta mi intristisce, venendo meno quella parte avventurosa da carro dei coloni del Far West.
Un monolocale itinerante sarà pure economico - e lo capisco, anche se alcuni camper costano soldoni - ma non mi si tiri di mezzo il contatto con la natura o l'esprit de liberté
Per altro, rispetto la passione dei camperisti, pur subendo gli obblighi di incolonnamento dietro i loro mezzi sulle nostre strade delle vallate e pur avendo qualche dubbio sul fatto che la grande maggioranza dei camper - potente lobby di costruttori e di appassionati - la si guidi con la sola patente B ed il mezzo come visuale e sagoma non è per nulla banale.

Metafora coro-politica

morricone_concerto_fenis.jpgIl concerto di Ennio Morricone al castello di Fénis è stato interessante per due ragioni.
La prima, banalissima, è vedere al lavoro un grande musicista e direttore d'orchestra con alcune sue musiche, colonne sonore di film importanti, di grande successo.
La seconda è che un centinaio di coristi valdostani hanno cantato alcuni di questi brani con un'efficacia impressionante. So che sono state prescelte persone che sapessero leggere gli spartiti musicali, vista l'ovvia complessità delle esecuzioni. Quel che mi è parso interessante è la metafora che sembra esprimersi con questa esibizione. Coristi di cori che cantano prevalentemente un patrimonio musicale tradizionale e autoctono sono stati posti di fronte alla necessità di saper eseguire qualche cosa di profondamente diverso, in un ponte ideale fra passato e modernità.
Hanno dimostrato, come dovrebbe essere in politica, che - forti di esperienze maturate in un radicamento locale - si può essere in grado di interpretare brillantemente i cambiamenti senza arroccarsi per forza a rischiose logiche di esclusiva conservazione, spesso un impedimento al governo efficace delle modificazioni in atto.

Unesco

gressoney_sj_01.jpgLe Dolomiti "patrimonio dell'umanità".
La notizia serve ai Verdi locali per rilanciare la candidatura del Monte Bianco, un loro vecchio cavallo di battaglia. Per carità, basta scorrere l'elenco dei siti mondiali che hanno ottenuto il titolo per avere conferma che questo riconoscimento - privo di qualunque finanziamento e dunque onorifico - non si nega a nessuno tali, tante e così disparate sono le località - ormai quasi novecento in totale - che hanno ottenuto il label dell'Unesco.
A me sembra un tantino logoro questo "patrimonio dell'umanità", i cui tratti distintivi risalgono ad una Convenzione del 1972, se pensiamo che sono diventati tali nel tempo dal centro di Roma ai trulli di Alberobello, dalla Costa amalfitana all'arte rupestre della Valcamonica, da Venezia alla sua Laguna alle Isole Eolie.
Chi lo sapeva?
Interessante, invece, era quella proposta, a carattere internazionale, di fare dei walser "patrimonio orale e immateriale" dell'Unesco per esaltare la particolarità di una cultura.
Dossier che temo sia sparito in qualche cassetto.

L'influenza

vaccino_influenza.jpgHo notato di persona come sia molto attiva in diversi Paesi europei la campagna d'informazione sui rischi della pandemia derivante dalla nuova influenza.
All'aeroporto di Atene una telecamera termica scruta ogni passeggero e si riceve un documento multilingue con informazioni dettagliate.
In Italia non c'è nulla del genere e pensare che, come spiega l'Organizzazione Mondiale della Sanità, c'è poco da stare allegri per i prossimi mesi. Mi pare di capire che ci si sta preparando ad una vaccinazione di massa anche in Italia. Credo che sarebbe bene avere notizie certe e chiare.
La linea fra serenità e panico è sottilissima.

Che cos'è questa crisi

medicante_cane.jpgL'ottimismo da solo non basta e neppure una forma velata di scaramanzia, che porta ad esorcizzare la crisi non parlandone.
Ed invece, come un'epidemia che può svilupparsi rapidamente o con maggior lentezza, la crisi globale sbarca, con diversi volti, anche in Valle e la preoccupazione riguarda in primis i posti di lavoro.
Bastava parlare con qualche industriale per rendersi conto che il rallentamento avrebbe innescato problemi anche in questo comparto, che in un'economia "plurale" risulta importante per la nostra Valle, ma è reso assai fragile laddove la nostra industria opera nei comparti della fornitura e della subfornitura, che è in difficoltà proprio perché tributaria della salute (e in questi mesi dei malesseri gravi) di chi si approvvigiona dalle industrie sottostanti.
Che ci fosse la necessità di trovare una nuova via nel settore industriale, per gli anni a venire e tenendo conto di alcune aeree industriali importanti, era fatto noto e ben espresso da un ponderoso studio della società "Ambrosetti".

Oggi a Strasburgo

strasburgo_europarlamento_interno.jpgNon è una Festa nazionale come le altre oggi a Strasburgo.
Il 14 luglio, immagino per una scelta voluta, coincide anche con la prima seduta del Parlamento europeo di questa nuova Legislatura.
Peccato davvero che fra gli oltre settecento parlamentari europei non figuri un valdostano e chissà se qualcuno potrà subentrare nei prossimi cinque anni.
Certo è che la sfida del Parlamento nei prossimi mesi è da far tremare i polsi. Senza voler drammatizzare, si tratta di capire se il processo d'integrazione sarà destinato a bloccarsi, come avvenuto negli anni scorsi, oppure a riprendere il suo respiro e sarebbe utile anche contro la crisi.

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