Sui tentativi di truffe sul Web ci sono veri antesignani e mi riferisco a quei messaggi che vengono inghiottiti dagli Spam sulla nostra posta elettronica.
Della stessa specie gli SMS, che sono anch’essi dei sopravvissuti che spuntano di tanto in tanto dalle tombe digitali in cui sono stati costretti.
Oggi altre tipologie di tentativi di raggiro ci attorniano attraverso i nostri telefonini, che sono come dei tabernacoli in cui si conservano molte cose di noi.
D’altra parte, da che mondo è mondo, il truffatore è personaggio poliedrico, in grado di inventarsi nuovi approccio per approfittare della ingenuità altrui.
Gian Lorenzo Cosi su Star Mag propone, in un suo articolo, alcune istruzioni per l’uso, che risultano essere utili sia per dimostrare che si è agito bene di fronte a tentativi di truffa già provati, sia perché - come dicevo. - chi studia certi marchingegni per fregare il prossimo dimostra un’astuzia senza soste alla ricerca di nuove tecniche.
Il caso vissuto personalmente di recente è quanto inopinatamente spuntato su Whatsapp con catene di Sant’Antonio digitali che mirano a rubarti i contatti e non ci sono caduto per un pelo.
Scrive Corsi: “Proteggersi dalle truffe è diventato indispensabile nella vita quotidiana. I tentativi di inganni e raggiri – piccoli o grandi – sono sempre più frequenti e non risparmiano nessuno. Le truffe non colpiscono solo i singoli cittadini, anche le aziende sono bersaglio di inganni sempre più sofisticati grazie all’intelligenza artificiale. In diversi casi documentati, i truffatori hanno sfruttato deepfake vocali per impersonare manager e convincere i dipendenti a effettuare trasferimenti di denaro ingenti. (…) Chiamate, messaggi o mail manipolati possono convincere chiunque a fornire denaro o informazioni sensibili, rendendo la prudenza e la verifica una difesa indispensabile per tutti” .
Questa cosa delle propria voce clonata, purtroppo ben funzionante, può essere davvero pericolosa e meno identificabile delle immagini contraffatte, anch’esse utilizzabili per usi truffaldini di evidente pericolosità.
Corsi punta il dito sulle truffe agli anziani, di cui ho avuto conoscenza diretta nel cerchio delle mie amicizie: “Tra le truffe più odiose, soprattutto ai danni delle persone anziane, c’è quella telefonica in cui il truffatore si presenta come avvocato o appartenente alle forze dell’ordine e racconta di un presunto incidente causato da un familiare. Con toni allarmati e facendo leva sull’urgenza, chiede denaro immediato per “risolvere” la situazione. Se la vittima cade nel tranello, un complice si presenta a casa per ritirare i soldi”.
Purtroppo anche aziende importanti, via telefonica, propongono agli anziani nuovi contratti per luce, gas e telefonia, che fanno leva sul candore delle persone, come capitava a mia madre, che cambiava spesso il fornitore per un ingenuo assenso telefonico. Più avanti l’autore propone un vademecum per evitare il peggio: “Alcune semplici regole possono aiutare a proteggersi dalla maggior parte delle truffe:
- non fornire mai dati personali, codici o password;
- verificare numeri ed e-mail sui siti ufficiali;
- non cliccare link né aprire allegati in caso di dubbi, sia da smartphone sia da altri dispositivi;
- contattare direttamente l’ente usando recapiti ufficiali;
- proteggere la propria e-mail con una password sicura”.
Altro consiglio: “Le truffe puntano sull’urgenza: “Agisci subito”. Nella realtà c’è quasi sempre il tempo per verificare. È importante fermarsi, controllare e, se necessario, contattare l’assistenza clienti.
Un caso molto diffuso è la falsa e-mail di un amico in difficoltà che chiede un bonifico urgente indicando un IBAN: spesso l’indirizzo è stato rubato dai truffatori”.
Anche con questo mezzuccio mi hanno provato a truffare!
La parte finale della articolo si occupa dei rischi derivanti da offerte a prezzi stracciati per acquisto on line o da mirabolanti proposte di investimento e li stesso vale per la necessità di fare attenzione spostare documenti o foto che possono diventare utili ai truffatori.
Alla fine Corsi sintetizza: “Difendersi dalle truffe non è semplice, perché i raggiri evolvono continuamente e sfruttano nuove tecnologie e contesti sempre più credibili. Una regola resta però sempre valida: non fidarsi di ciò che non si conosce, non fornire mai informazioni sensibili e verificare ogni richiesta con calma, soprattutto prima di effettuare bonifici o altri pagamenti”.
Totò, in un suo film nelle parti di un truffatore, così commentava: “Lo so, dovrei lavorare invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro”.