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12 mar 2023

Acqua!

di Luciano Caveri

Sentire tamburellare la pioggia sul tetto di casa suscita i versi dannunziani “Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse”. Quasi lo stupore per qualcosa che ci mancava. Così Alexis che torna eccitato dall’allenamento e dice: “Finalmente abbiamo sciato in neve fresca!”. Questo avviene per le due stagioni invernali avare di neve naturale quasi dappertutto. Intanto, anche nel Comune dove abito, l’annuncio di fare attenzione all’uso dell’acqua potabile, mentre in altre zone della Valle sono già in azione le autobotti. CVA - altro aspetto - annuncia cali significativi nella produzione di energia idroelettrica e anche gli agricoltori seguono con preoccupazione là situazione in vista della bella stagione. “Siccità” è un prestito dal latino siccĭtas -ātis ‘asciuttezza, aridità’, derivazione ben con comprensibile di sĭccus ‘arido, asciutto’ e naturalmente si declina in modo diverso su ogni Continente e per noi è importante approfondire quanto avviene ed avverrà e ci sono interessanti progetti di fonte europea cui stiamo partecipando per avere dati scientifici di prospettiva che ci consentano le scelte più giuste nella gestione di questa emergenza. Per altro - per essere chiari - questa storia dell’acqua fa parte della nostra storia, come dimostrato dalla costruzione di Ru che attraversano la Valle spostando le acque e anche da cause secolari far Comuni per liti sul loro utilizzo È ovvio che questa situazione attuale, senza eccessi di allarmismo che non sono mai positivi, si ricollega al cambiamo climatico, di cui ormai si conoscono le cause, ma non del tutto certi meccanismi che hanno come conseguenza questa carenza di pioggia e in quota di neve. Nella speranza che ci siano in questi due inverni elementi di eccezionalità, resta scontato che l’aumento delle temperature (lo zero termine ha raggiunto quote incredibili!) che squaglia e fa arretrare i nostri ghiacciai - vere riserve di acqua - obbliga l’umanità a reazioni politiche rispetto ad arrestare quelle ragioni di cui siamo responsabili nella spinta al climate change. Sul nostro piano locale diversi progetti sono importanti: la gestione acquedottistica che ha visto nascere un ente specifico e ci vorranno investimenti significativi. Vi è poi la necessità di lavorare in settori specifici come la gestione delle risorse idriche attraverso i consorzi di miglioramento fondiario, che gestiscono la rete di canali che percorrono il nostro territorio. Vi è, in parte collegata, la necessità di costruire bacino di raccolta e già esistono progettualità per un uso più razionale dell’acqua per i suoi diversi usi, compreso l’innevamento artificiale. Ma approfondimenti vanno fatti a tutela delle acque di falda e sulla possibile captazione di acque sotterranee in profondità. Nel settore idroelettrico la modernizzazione degli impianti è importante, così come possibili innovazioni come il pompaggio. Insomma: una strategia complessa e costosa ma necessaria per contrastare una crisi idrica che può avere gravi conseguenze. Naturalmente bisogna poi dirigere il traffico, sapendo anche del rapporto fra le nostre risorse idriche e il loro uso anche nelle zone di pianura subalpine. Pensiamo all’uso dell’acqua della Dora a valle, ad esempio nel settore della risicoltura vercellese. Poi ci vuole maggior coscienza personale e familiare nell’uso responsabile dell’acqua e già ci sono state e vanno rafforzare campagne informative anche nelle scuole. Infine l’acqua, sotto diverse forme, può essere un elemento distruttivo con piogge monsoniche che stravolgono il territorio con allagamenti e frane, per non dire di rischi valanghivi su terreni aridi e bisogna ben comprendere i rischi in alta montagna dello scioglimento del permafrost. Tutte conseguenze che bisogna tenere da conto nella vita quotidiana con una coscienza diffusa di protezione civile e anche di educazione nei confronti dei turisti che frequentano la nostra Valle. Chiudo con un ultimo rimando a Gabriele d’Annunzio e ad una sua celebre poesia: Acqua di monte
 acqua di fonte
 acqua piovana
 acqua sovrana
 acqua che odo
 acqua che lodo acqua che squilli
a acqua che brilli
a acqua che canti e piangi
 acqua che ridi e muggi.
 Tu sei la vita
e sempre fuggi