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11 apr 2013

La Sindrome Thatcher

di Luciano Caveri

Nel 1973 la Gran Bretagna entra nell'Unione europea sotto il premier conservatore Edward Heath. Un fatto storico, vista la vecchia storia - non esaurita neppure oggi - degli inglesi di sentirsi distantissimi da noi "continentali". Sensazione che ho avvertito con nettezza nella mia più che decennale esperienza europea, al di là degli schieramenti politici. Ma chi ha davvero marcato, per gli anni ininterroti di premierato (1979-1990), i rapporti con l'Europa è stata Margaret Thatcher, la "lady di ferro" che marcò così tanto il suo ruolo da dar vita ad un fenomeno politico che le sopravviverà, il "Thatcherism" (Thatcherismo). Dice la "Garanzantina", brillantissima nella sintesi: "Margaret Hilda (1925) donna politica inglese. Leader del partito conservatore dal 1975, primo ministro dal 1979. Seguì una linea di rigido liberismo interno (privatizzazioni, scontro con i sindacati, riduzione del "welfare ­state") e di sintonia con gli USA sul versante estero. Riconquistò con un intervento militare alcune isole britanniche invase dall'Argentina (guerra delle Falkland, 1982). Le sue deboli convinzioni europeiste furono tra i motivi della caduta di consenso nel suo partito, fino alle dimissioni (XI-1990)". Capite: un'euroscettica per definizione, nel suo impatto con l'Europa, riuscì a prendere prigionieri (delle sue idee) una buona parte del funzionariato europeo e persino un grande esponente europeista e socialista com'è stato Jacques Delors. Sparita la Thatcher, come un virus, questa idea del mercato buono con mano invisibile mirabile, il mito della concorrenza come principio algido, le liberalizzazioni e le privatizzazioni come panacea contro gli eccessi del welfare divenuto una piovra. Presi in piccole dosi certe chiavi di lettura di stanno, oltre si piomba in una logica di ultraliberismo che si sa dove cominci ma non si sa dove potrà finire. Io ho visto come questa "moda" si sia diffusa largamente e troppo spesso a Bruxelles si viva con effervescenza quel lascito del "Thatcherism" senza dubbi e scrupoli. Strana storia, che costringerebbe a resettare una volta per tutti i burocrati europei che sembrano fermi a idee di molti anni fa. So che sembra incredibile, ma la chiamerei - trattandosi di una patologia - la "Sindrome Thatcher".