Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
09 nov 2011

Un Ministro in tournée

di Luciano Caveri

La visita in Valle del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, fatta in un altro momento, non mi avrebbe ingenerato alcun sospetto. Guardando alla storia recente della nostra Regione si possono ricordare decine e decine di tournée ministeriali di questo genere ed è ovvio che il Popolo della Libertà locale "esibisca", come facevano una volta in particolare i democristiani, i loro "pezzi da novanta". Ciò serve a corroborare - immagino - le ragioni dell'alleanza scelta dall'Union Valdôtaine negli ultimi mesi del berlusconismo e sulla cui opportunità sarà ormai la storia a pronunciarsi. Vien da sorridere, invece, di questa visita per una serie di ragioni. La prima sono le rassicurazioni del ministro sul finanziamento della funivia del monte Bianco già in costruzione con fondi regionali, quando nei cassetti del Ministero giacciono richieste su temi davvero strategici come gli investimenti che in Valle vanno fatti per la difesa del suolo e le vicende di Genova, che magari erano meritevoli di una visitina del Ministro, dimostrano come i soldi spesi per evitare i danni da frane e alluvioni siano fondamentali con i cambiamenti climatici che accelerano certi eventi.  Il secondo è quasi offensivo: il ministro "scopre" la "Chivasso - Aosta" ed annuncia tavoli per la ferrovia, quando basta dare risorse e concretezza alla norma di attuazione varata mesi fa e di cui non si sa più nulla negli aspetti applicativi del tutto indispensabili. Terza considerazione: Altero Matteoli arriva e promette mentre Silvio Berlusconi è ormai con le spalle al muro e, se hanno ragione i giornali di oggi, sfiduciato persino dai suoi fedelissimi, immagino preoccupati da sondaggi che puniscono il centro-destra (il "commissariamento" dell'Italia del "Fondo monetario internazionale" ed i controlli occhiuti della Commissione europea sono una tragedia). Una scelta dei tempi incredibile per fare promesse come se tutto fosse tutto normale e persino grottesca, pensando che Matteoli è lo stesso che nei giorni scorsi ha continuato a dire, mostrando un sano realismo, che il ponte di Messina è una priorità...