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30 set 2009

Il "caso Lanièce"

di Luciano Caveri

Dopo le dimissioni causate dalla sentenza di ineleggibilità come consigliere regionale stabilita in appello dalla Cassazione, l'Assessore alla Sanità Albert Lanièce verrà riproposto, al Consiglio Valle di domani, al suo ruolo. Così ha deciso il Comité fédéral dell'UV su proposta del Presidente Augusto Rollandin. Appartenevo a coloro che, nel Gruppo unionista, senza mai farne un fatto personale o peggio territoriale, avevano segnalato l'incongruenza nell'atto di riproposizione alla luce di un documento dello stesso Conseil di un anno fa e delle conseguenti dichiarazioni in Consiglio del Presidente della Regione: "se bocciato in Cassazione - così si scrisse e si disse - Lanièce sarà sostituito da un consigliere regionale". Segnalo con l'occasione che io non ero in lizza, per mia scelta, per un'eventuale responsabilità di questo genere. Rollandin, preso atto delle opportune dimissioni dell'Assessore, ha deciso diversamente e, ieri sera, ha spiegato e domani fornirà le motivazioni che lo hanno portato ad operare questa scelta, legittima perché da sempre in casa Union la scelta della squadra degli Assessori, pur con i "manuali Cencelli" del caso, applicati anche un anno fa, è una responsabilità diretta del Presidente, che porta alla sola ratifica del Conseil la sua decisione, rafforzata dalla votazione collettiva in Consiglio della Giunta prevista dalla legge in vigore. Si sprecheranno i commenti, alcuni già scritti. Da parte mia ribadisco che le scelte diverse vanno opportunamente motivate e, di conseguenza, ognuno si assume sul "caso" le proprie responsabilità.