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24 giu 2009

Tende

di Luciano Caveri

Sono pochi in Abruzzo ad avere nelle tende i condizionatori. So che nella tendopoli "valdostana" di Lucoli era iniziato il loro montaggio per evitare che i terremotati arrostissero. Come non pensare a queste persone dolenti e sofferenti. E come non pensare, per contrasto, alla tenda beduina di Gheddafi in un parco di Roma in nome del relativismo culturale, sbandierato da questo dittatore da operetta, trattato con tutti gli onori e ancor di più, avendo sotto la sabbia il petrolio. La tenda del Rais libico è come se, per reciprocità, Napolitano pretendesse nel deserto stucchi, marmi e arazzi del Quirinale. Che pena piegarsi, in tutti i sensi, ai dittatori, specie chi - come Gheddafi - governa con uno strumento principale: la paura.