E da noi?
Nel "Calepin" descrivo alcuni avvenimenti del 1958.
E in Valle? Ci soccorrono i "Messager Valdôtain" di quell'anno e di quello successivo. Presidente della Giunta era il democristiano Vittorino Bondaz, ma proprio in quell'anno la Dc perde i parlamentari a Roma con l'elezione alla Camera di Severino Caveri ed al Senato di Renato Chabod, frutto dell'accordo fra UV e Sinistra.
Fra le opere in funzione l'ovovia Aosta-Pila, molte nuove scuole (Gignod, Hône, Morgex), mentre le acque della nuova diga di Valgrisenche coprono i villaggi preesistenti.
Si lavora nei cantieri dei Trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. Il Vescovo Maturino Blanchet posa la prima pietra della scuola che verrà dedicata a Manzetti e lo "Charaban" si esibisce in Svizzera.
Nota familiare: mia mamma è Caterina di Challant al Carnevale storico di Verrès.
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Commenti
Almanacco del giorno precedente!
Mia mamma conserva tutti i "Messager", che assieme ai bollettini della Parrocchia di Cogne e della Biblioteca comunale fanno bella mostra in una stanza della mansarda.
Piace anche a me qualche volta "isolarmi" tra le vicende del passato con una passione tutta particolare per le composizioni dei Consigli e delle Giunte regionali di allora. Il confronto per esempio tra l'Aula consigliare del passato - il fondale rossonero! - e ciò che è oggi mi fa ripercorrere tratti di storia non vissuti, perchè non ancora nato ma che suscitano ugualmente emozioni e pensieri.
Ho fatto un calcolo:
siamo nel periodo di carnevale, i nostri coscritti infiocchettano i tamburi e si preparano alla settimana di bagordie finale con "baro" e cena degli amici.
Ordunque risulta che la mia prima uscita coincida nell'anno '77 con i coscritti del '58 (si festeggia un anno in ritardo rispetto agli altri), mi ci aveva trascinato un cugino.
Quest'anno ci troviamo la troupe del '90, buona festa ai nostri pulcini.
personalmente
tra gli avvenimenti che hai citato, direi che il riempimento della diga di Beauregard a Valgrisenche è quello che ha inciso di più sulla famiglia di mia madre e di conseguenza sulla mia. Ancora oggi è una ferita aperta. Mi ricordo come qualche anno fa fossi venuto su a Valgrisenche ad una importante conferenza in merito e da allora ti sei preso a cuore la faccenda. La soluzione è però ancora lontana.
Direi
sepolta, come tante cose.
Mia suocera...
..., come se non sbaglio suo fratello, hanno ereditato dai genitori l'abitudine di appuntare sulla pagina di una comune agenda un pensiero che riguarda il giorno. Cose anche banali come "Oggi fa molto freddo" oppure più personali ma, sempre, rigorosamente brevi. Una sorta di microcanovacci che donati a una terza persona, volendo, potrebbe immaginarsi un anno di vita.