Bruxelles
Domattina all'alba parto per Bruxelles, dove starò sino a giovedì. La ragione del soggiorno sono gli Open Days, cioè le Portes Ouvertes del Comitato delle Regioni, di cui sono membro dal 2003.
E' una vetrina delle Regioni europee ed io porterò in diverse occasioni la voce della Valle. Ovviamente la trasmissione radio di martedì l'ho già registrata!
- luciano's blog
- Login per inviare commenti
Commenti
La nostra storia
Spesso e volentieri veniamo tacciati di essere legati a vecchie tradizioni. Ma il problema è che la nostra non è tradizione bensì cultura. Quindi non ha età e può solo arricchirsi e arricchire. Insomma, il valdostano ha una plusvalenza culturale: sta a noi farla valere. E anche a te che vai in trasferta :-)
Il confronto
La chiave più importante è il confronto. Le nostre ragioni sono più forti se non ridotte a locali compiacimenti.
confronto.
E' sempre la chiave di volta. Basta che ci sia e che non si parta da vuoti pregiudizi.
Alberto Grisero - Aosta
Il concetto di cultura, in Valle d'Aosta, è sempre stato molto relativo: l'assessore alla Pubblica Istruzione, Laurent Viérin, vorrebbe creare una fantomatica "scuola valdostana" (come se fosse possibile andare contro il programma ministeriale!) ma, francamente, io ho già avuto modo di sperimentarla, dall'81 all'86, all'Istituto per Geometri di Aosta. L'esperienza, sinceramente, non è stata delle più felici e, se me lo chiedete, possiamo sempre approfondire l'argomento...
La scuola
Credo che Laurent si riferisse, come esiste in A.A. con il tedesco, ad una scuola in lingua francese. Personalmente ne vorrei vedere i contenuti ma non sarei contrario a priori. Infatti qui da noi non bisogna iscriversi ad un gruppo linguistico: siamo tutti sotto lo stesso tetto.
Da Bruxelles alla scuola...
Con quel che costa alla Regione, ci manca solo che la nostra scuola non la definisca valdostana!
Hai visto
Che potenza questo Blog? Moltiplica i concetti alla velocità della luce!! :-)
Alberto Grisero - Aosta
In Alto Adige, da quanto mi risulta, vige una sorta di apartheid, per cui, vi sono le scuole di lingua italiana e quelle di lingua tedesca; il sistema valdostano, per quanto sia rozzamente folcloristico (almeno, per quanto riguarda l'esperienza da mé vissuta) è meno peggio: qui, almeno, si studiano tante ore di Lettere francesi, quante sono quelle di Lettere italiane. Eppoi, vogliamo dirla tutta? Nella nostra Regione, per fortuna, il francese non è la prima lingua, anche se, gli unionisti, tentano, in tutti i modi, di accreditare il contrario, a Roma.
Alto Adige
Ho frequentato e vissuto l'A.A. per parecchio tempo e non da turista. Il problema non è razziale, bensì legato agli eventi territoriali del 1915/18 e successivi del fascismo con la colonizzazione agricola. In poche frange è radicato un legame con l'Austria "a tutti i costi". Comunque le scuole hanno le stesse ore di tedesco e di italiano in entrambi gli istituti.
Caro Grisero, lei cita un sistema rozzo e folk. Si riferisce a quello scolastico? Spiacente deluderla! Grazie all'autonomia abbiamo programmi che, rispettando, i termini definiti dallo Stato, sono di ottimo livello. Il francese è una lingua che fa parte del nostro territorio come il patois, ma posso anche scrivere al mio sindaco in piemontese... La cultura di un popolo serve per comprendere meglio quello che hai attorno a te. E in questo la VdA e tutti quelli che fanno vivere la propria storia, hanno un valore aggiunto.
saluti
Mah ...
è una causa persa robertobelluco, è come voler convincere uno stambecco a non saltare sulle rocce ... lascia stare.
QUESTA E' BELLA!!
:-)