blog di luciano

Accessibilità

Il progetto dell'ascensore al castello di VerrèsIn una serata invernale di quelle toste, durante la quale sono stati svelati i nomi di Contessa e Conte del Carnevale di Verrès (Yuliska Leonardi e Stefano Mosca), si è dimostrato per l'ennesima volta quanto già ordinariamente noto: l'accesso alla fortezza, fiore all'occhiello fra i castelli valdostani, non è agevole e questo penalizza la struttura su cui sono stati spesi molti soldi per una "messa a norma", riscaldamento compreso.
Sono contento che prosegua, direi un po' a rilento, l'ipotesi di realizzazione di un ascensore e di un montacarichi che colleghino la rocca con il paese sottostante: già in passato tecnici specializzati avevano presentato diversi scenari possibili, che renderebbero meglio fruibile la fortezza di Verrès, nella speranza che l'uso ancora indeterminato dei singoli castelli - e Verrès è un caso esemplare di assenza di una mission - sfoci in un disegno complessivo che crei una "rete".

Un vero Casino

Un tavolo da gioco al Casinò di St-VincentHo sempre detto e scritto, in tutti i ruoli che ho avuto, ma trovo significativi perché rendicontati alla virgola i discorsi in Consiglio Valle, di come la crisi del "Casino de la Vallée" non fosse facile da arginare. Anzi, quando ho avuto responsabilità dirette - e ciò cozza con certi successivi silenzi di tomba - i clamori erano altissimi e gli scioperi vivaci, ma non mi sono mai tirato indietro nel rilevare ogni criticità senza promesse vane.
Poi mi è stato spiegato che, finalmente, c'era stato un "punto e a capo". Ora i conti peggiorano e anzi leggo - dalla pagina de "La Stampa" di Imperia - che si starebbe andando, d’intesa fra le quattro case da gioco italiane, verso un "contratto nazionale" dei croupiers, circostanza nefasta per Saint-Vincent.
Leggo ancora che il Ministro del Turismo Michela Brambilla, che in Valle ha avuto festose accoglienze, ribadisce la volontà di aprire in fretta nuove Case da gioco legate agli hotel di lusso, facendo un parallelismo - che mostra l'ignoranza totale sul tema - con la situazione francese.
Due brutte premesse per il nuovo anno.

Caleidoscopio 12 gennaio

Una schermata del software utilizzato per la messa in ondaMentre "Radio1" a livello nazionale modifica il proprio palinsesto, sino all'estate la programmazione di "RaiVda" resta la medesima.
Così martedì, in una mezz'ora che inizia poco dopo le 12.30, andrà in onda, come sempre, "Caleidoscopio", giunta - e il numero è scaramantico - al numero 17.
In questo numero parleremo ancora delle modifiche del clima in ambiente alpino, dei problemi di sicurezza dei soccorritori in montagna e cominceremo a parlare - con lo storico Andrea Desandré - dell'annessione della Savoia alla Francia del 1860, che sarà uno dei temi di quest'anno per 150esimo anniversario. Christian Diémoz presenterà infine una novità editoriale con il suo abbinato brano musicale (particolarissimo in questa puntata...).
Per eventuali suggerimenti, scrivetemi.

Paradossi

Un momento dei disordini a RosarnoQuel che capita in Calabria - con gli scontri fra extracomunitari e popolazione locale - è segno dei tempi e mette assieme una serie di paradossi che è bene tenere sott'occhio.
Una bomba sotto la Procura Generale a Reggio Calabria è stata il segno che la 'ndrangheta ha voluto dare allo Stato e l'occasione è stata utile per capire due cose: la malavita è e resta forte in Calabria e, secondo aspetto, la sua influenza si è estesa come una ragnatela in Italia e persino in certe zone di Paesi europei. Anche in questi giorni è stata purtroppo ri-citata la Valle d'Aosta.
Così la situazione è che in quella zona della Calabria, dove di certo una parte della raccolta della frutta è in mano a "caporali" legati alla malavita, esploda la protesta di quei "clandestini" di colore che hanno fatto comodo per il loro lavoro irregolare e oggi, invece, danno fastidio e nasce dunque una contromanifestazione, anche se poi dovranno essere sostituiti da altra manodopera esterna se si vuole raccogliere la frutta.
Una brutta storia ingarbugliata.

Ancora neve

La neve, stamattinaCome tutti, questa mattina, ho spalato la neve e - da buon pendolare - ho affrontato le strade innevate. Sono equipaggiato e dunque non ho da preoccuparmi.
Mi preoccupo semmai per due questioni: la prima è l'obbligo di avere gomme antineve (le famose "termiche", anche se non smetterò mai di rimpiangere le "chiodate") o di montare le catene, un obbligo-buon senso che resta ampiamente disatteso; la seconda sono gli automobilisti incapaci, che pensano che la sicurezza sia piazzarsi a velocità minima sulla corsia di sorpasso in autostrada o avanzare come lumache, spesso con cumuli di neve sull'auto che impediscono ogni visuale, lungo le statali.
Se torneranno, in maniera più stabile, gli inverni che ricordo degli anni Sessanta e Settanta può darsi che pian pianino tutti si riabituino a diverse cosette: fare il proprio dovere con la pala, avere auto equipaggiate, viaggiare con un minimo di destrezza.
Comunque sia, una bella nevicata, come la vedo a quest'ora dalla finestra, mi mette una grande allegria.

Controlli in aeroporto

Viaggiatori a Malpensa Oggi, dopo essere diventati matti con i liquidi nel bagaglio a mano e con l'estrazione del computer dalle borse all'aeroporto di Aosta, (rigidissimi, costringevano all'accensione!), emerge finalmente il "body scanner", cui sono favorevolissimo se eviterà certe code epocali che si creano a Bruxelles o a Fiumicino.
Ci vedranno nudi come mamma ci ha fatto? Non vedo in questo una violazione della privacy, visto che - con la valigia a seguito - ti può capitare che sfruguglino nei tuoi vestiti o guardino libri e documenti.

Une liaison dangereuse

La Befana e Babbo NataleCredo che sia giunta ora di organizzare questo incontro fra la Befana e Babbo Natale, che il periodo delle Feste ha già legato da insolito destino. Lui abita al Polo Nord e lei su qualche vetta appenninica: la soluzione ottimale sarebbe venissero ad abitare in Valle d'Aosta.
Anzi, ho un'idea: lui potrebbe essere il candidato ideale come sindaco di Aosta, lei potrebbe essere la nuova consigliera di Parità. Babbo Natale, con la fatica che fa a portare regali a miliardi di bimbi in ventiquattro ore, potrebbe risolvere in fretta tutti i problemi della città, mentre la Befana - donna indipendente, che non ha mai puntato sul sex appeal - sarebbe senza dubbio, come self-made-woman, la paladina dei diritti femminili.
Ne parlerò con chi di dovere, del resto la recente storia valdostana, fra elezioni e nomine, ha dimostrato che tutto è possibile.

Accattonaggio

Mendicanti per le vie di AostaPer un certo periodo ai semafori di Aosta, sopravvissuti alle rotonde, si erano piazzati due professionisti dell'accattonaggio. Ora sono spariti, non so se per il freddo o per lintervento delle Forze dell'ordine. La tecnica era quella classica: trascinarsi fra le auto in attesa del verde per raccogliere qualche monetina.
Attorno a questo fenomeno esiste un racket gestito dalle mafie dell'Est, che organizzano gli sciancati veri, vittime di un autentico traffico e di uno sfruttamento disumano e squallido, ma soprattutto vengano adoperati dei figuranti addestrati ad hoc.
Qualche giorno fa, fermo nella coda su di un taxi, vicino ad un parco a Roma, ho assistito per parecchi minuti ad una scena incredibile: un "istruttore", sano come un pesce, addestrava un altro sano come lui alle "tecniche" per apparire tutto storto e zoppicante!
Roba da premio Oscar per la miglior recitazione.

Musica e memoria

Lucio Dalla ad AostaPensare che Lucio Dalla e Francesco De Gregori cantino di nuovo insieme mi fa ripiombare indietro di oltre trent'anni. C'ero al "Comunale" di Torino nel 1979 per il concerto noto come "Banana Republic tour", che vedeva assieme in un trio memorabile Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Ron
La musica accompagna la nostra vita e certe melodie per me arrivano da un passato remoto, tipo: una pianola meccanica che mio padre aveva comprato chissà dove, i dischi a 45 giri nel mangiadischi o il "Gelosino" di mio fratello, le mie "melodie" alla chitarra dopo le lezioni con Pinuccio Cerutti, le cantate in gita scolastica con il libricino delle canzoni di "Sanremo", le nottate a Imperia con la musica dal vivo di Leo Lagorio e poi il sottofondo musicale di "Radio Reporter 93" a Torino e potrei proseguire per pagine e pagine.
Ancora oggi, grazie anche alla musica rinvenibile sul computer che ci presenta il mondo intero, la musica accompagna la vita e crea e accompagna i ricordi che si incidono nella memoria.

Un abbraccio, Gianni

Gianni BonichonLeggo della morte di Gianni Bonichon, che fu mio ammiratissimo professore di ginnastica alle medie di Verrès. Era all'apice in quegli anni della sua carriera di bobbista e anche noi ragazzini coglievamo il suo fascino di bon vivant fra battute e goliardate.
L'ho rivisto alcuni anni fa ad una premiazione dell'Asiva, ormai costretto sulla sedia a rotelle e faceva impressione pensando al fisicaccio che aveva, dopo una vita vissuta pericolosamente con vicende di cronaca nera che purtroppo si sommarono alle grandi gesta sportive.
Gli avevo raccontato di quanto gli invidiassimo le macchine veloci, le ragazze e la "vita spericolata": ebbe come un guizzo, un lampo negli occhi.
Erano - io penso - i ricordi.

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