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02 ott 2022

L’elettricità che spaventa

di Luciano Caveri

La sera, alla fine di una cena in un ristorante, il proprietario ripete quanto già mi sono sentito dire nel corso della giornata da tanti altri: l’insostenibile crescita dei costi dell’elettricità. Conseguenza - verrebbe da dire prezzo da pagare, come sostenne per primo con coraggio il Presidente francese Emmanuel Macron- della guerra in Ucraina e dei meccanismi complessi innescati dai ricatti russi su gas sul mercato elettrico, che si ripercuotono sulle utenze e fanno traballare l’economia e tremare famiglie e imprese. La mattina, percorro la casa al buio, dopo aver staccato il telefonino dalla presa elettrica, e vedo nel breve tragitto verso la vetrata che dà sulla valle luci e lucine sulle pareti domestiche/ Ecco dalla finestra lo spettacolo delle luci che, prima dell’alba, illuminano a perdita d’occhio il panorama esterno. La lotta contro il buio è una nuova forma di energia è stata vinta dall’elettricità e questa invenzione ottocentesca ha cambiato la nostra vita in profondità e la sfida non è ancora finita verso nuovi impieghi. Leggo su di un sito di un’azienda del settore, che adopera ovviamente un comprensibile tono enfatico: “Se oggi usiamo la corrente elettrica per alimentare gli elettrodomestici, fornire luce e calore alle nostre case, mettere in moto macchinari più o meno complessi, è perché il grande fermento del 1800 ha portato a scoprirne innumerevoli applicazioni. Nessuna più importante di quella di Thomas Edison: la lampadina. Questa abbagliante invenzione vede la luce (letteralmente) nel 1879 e da quel momento il mondo non sarà più lo stesso. Lavoratori, studenti, scrittori, viaggiatori, medici e scienziati hanno un modo molto più semplice per svolgere le loro attività nelle ore serali rispetto alla lampada ad olio. Il mondo occidentale comincia a percepire di trovarsi sull’orlo di un precipizio: da quel momento in poi niente sarà più lo stesso. Tutti gli studiosi, da Tesla a Fleming a Einstein riconoscono l’importanza della scoperta della corrente elettrica e la useranno in tutti i loro esperimenti futuri. la corrente elettrica ha ancora tanto da dare al mondo, agli esseri umani e al pianeta”. E ancora: “Le ricerche degli ultimi decenni si concentrano sull’invenzione dell’elettricità green, più sostenibile e meno inquinante rispetto a quella tradizionale. Questa, alimentata da fonti di energia rinnovabile come l’eolico, il fotovoltaico, l’energia da biomasse, è certamente il futuro della fornitura di corrente per milioni di persone in tutto il mondo. Le scoperte sull’energia sostenibile permetteranno di salvaguardare le risorse limitate del pianeta e usare fonti rinnovabili e inesauribili, consentendo un accesso all’energia più ampio e più sicuro per tutti”. Intanto la crisi energetica, nella sua complessità, ci pone di fronte ad un inverno complicato e temibile, di cui ancora non si capiscono bene i tassi di gravità per le nostre tasche e per le implicazioni economiche e sociali più vaste. Certo l’occasione servirà per riflettere su alcune certezze e sulle priorità familiari e collettive. Anche questa emergenza passerà e farà riflettere sulla stupidità della guerra che innesca guai e sofferenze. Ogni volta ci si illude che l’umanità ne apprenda le tristi conseguenze per poi purtroppo ritrovarsi di nuovo di fronte a scenari complessi e dolorosi.