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30 gen 2022

Grandi che sono stati bambini

di Luciano Caveri

«Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano». Così scriveva Antoine de Saint-Exupery ed evito che questo a me possa accadere, considerando da sempre i bambini esseri pensanti, come i bonsai per le piante grandi e non degli stupidotti da trattare come minus habentes. Vedere i ragazzini che fanno sport mi riempie di energia e mi piace vederli in azione. Li spio per puro divertimento, perché in fondo sono utili come esercizio di memoria di certi anni verdi. Mentre io fatico in palestra facendo "Trx", vedo ragazzini che si divertono a giocare a pallavolo e mi ricordo i tempi della vecchia palestra "Coni" di Aosta quando facevo lo stesso. Forse la differenza è che hanno ginocchiere e gomitiere di cui noi ignoravamo l’esistenza. Idem per lo sci, quando accompagno Alexis agli allenamenti. Intanto hanno più di un paio di sci e tute, tutine e protezioni varie. Tutti stilosi e fighetti, mentre il nostro look ricordava Roald Amundsen in spedizione polare con scarponi con i lacci e maglioni fatti dalla zia. Eppure la joie de vivre per fortuna è la stessa e così i frizzi e lazzi, che ti aprono il cuore al rimpianto. Ma così è la vita!