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16 set 2020

9) Diario di un candidato

di Luciano Caveri

Quando mancano alcuni giorni alle elezioni ci si trova, per chi abbia già vissuto l'esperienza, come avveniva da bambino nel salire in cima alla scala di uno scivolo: basta poco e ci si trova in fondo al gioco. Tutto si muove velocemente e cresce l'attesa e mai come quest'anno ciò avviene con parecchie incognite su cui alla fine è meglio non soffermarsi. Odio la logica di drammatizzazione delle urne, quando invece si tratta di un passaggio logico in una democrazia. Anche i punti "da fare subito" scritti nel programma dovrebbero essere integrati dalle molte scoperte avvenute. Questo è in fondo la forza dei contatti personali, utili non solo per sondare gli umori, ma per scoprire cose che non si conoscevano ed a cui dare soluzione, perché questo è il compito principale di un eletto, non insultarsi all'infinito in Consiglio Valle.

Ho già pubblicato alcune parti del programma e ora pubblico quelle a cui mi sono appena riferito.

Un efficientamento complessivo della Giunta regionale con rivisitazione delle competenze in capo agli Assessorati e un rilancio del lavoro legislativo del Consiglio Valle; Una nuova legge regionale che consenta stabilità ma anche una rappresentazione equilibrata dei diversi territori; Un tavolo di lavoro per indirizzare le future risorse europee, comprese quelle straordinarie in discussione con Bruxelles, per progetti ambiziosi e strategici. Essenziali sono azioni immediate per far ripartire l'occupazione; Va subito definita maggior incisività nelle competenze di settori autofinanziati di Sanità e Scuola e Università, risolvendo anche la piaga del precariato; Stabilità politica ed aziendale dell'unica Azienda Usl regionale per legittimare e pianificare gli obiettivi futuri con rapida approvazione del Piano regionale per la salute e il benessere sociale; Chiudere definitivamente con l'avvio delle procedure con accordo quadro con lo Stato la modernizzazione della ferrovia valdostana con un cronoprogramma che dia finalmente tempi certi; Equiparazione del trattamento economico e previdenziale del Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo Forestale con i corrispettivi statali; Il riordino del settore autostradale in Italia va seguito perché concretizzi significative riduzioni dei pedaggi e forme di abbonamento ragionevoli per i residenti e preveda un reale coinvolgimento delle comunità locali. Lo stesso coinvolgimento vale per l'asse delle Statali "Anas" per tutte le migliorie necessarie; Va approvata una legge regionale sui Lavori pubblici e anche per l'acquisizione dei servizi che tuteli la piccola imprenditoria locale, prendendo a modello normative analoghe di Trento e Bolzano; Ridiscutere con lo Stato per ottenerne la soppressione l'attuale cessione di quote significative dell'IMU che impoveriscono i bilanci comunali e prevedere per la democrazia locale forme di gestione associata non obbligatorie, ma con criteri premianti per chi collabori e forti incentivazioni per chi decida la strada delle fusioni fra Comuni da sottoporre a referendum popolare delle popolazioni interessate; Il Turismo ha necessità nei interventi immediati attraverso una campagna di comunicazione in Italia e nei Paesi esteri e di nuove iniziative per rendere più ricca l'offerta, come può avvenire con una legge sull'albergo diffuso; Predisposizione di una legge sulla montagna a tutela dei territori in quota e certezze per i fondi nel settore agricolo (anche per le aziende di fondovalle) a beneficio dei Consorzi, destinando anche una quota percentuale dei sovracanoni da grandi derivazioni; Creare un quadro giuridico che favorisca le professioni della montagna già esistenti e quelle nuove. Da segnalare la necessità di una percorribilità ad uso sportivo, con bici e bici elettriche, lungo le strade poderali con strumenti di tutela per i proprietari; Un Piano straordinario per il mondo della cultura e dello spettacolo per consentire a chi opera in questi settori di riavviare il loro lavoro così importante per l'intera comunità; Riavvio del progetto di uscita autostradale "Aosta Centro" con conseguente soluzione collegamento con il centro cittadino a beneficio del rilancio del turismo del capoluogo regionale e di fluidità beni collegamenti con l'area Cogne.

Ci sono tante cose da fare e bisogna farle di corsa, dopo troppo tempo perduto.

Diario di un candidato

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