Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
28 ott 2019

Ci sarà un pasticcio sull'ora in Europa?

di Luciano Caveri

Se vi dico "1916" verrà in mente qualche fatto rilevante: siamo nel pieno della Prima Guerra mondiale oppure i più colti ricorderanno che in quell'anno venne pubblicato il lavoro di Albert Einstein noto come "Teoria generale della relatività", mentre - notizia curiosa - in Messico Pancho Villa combatteva contro gli Stati Uniti. Molto più modestamente c'è una data, fissata alla Mezzanotte del 4 Giugno 1916, quando l'ora estiva, nota come "ora legale" nel confronto con quella "solare", venne introdotta per la prima volta in Italia, allungando le nostre giornate estive. Da allora fino al 2012 l'ora legale in Italia venne stabilita anno per anno in base al regolamento UE, ma con la Legge 4 Giugno 2010 n. 96, all'articolo 22, venne recepita la Direttiva Europea 2000/84/CE che stabilì per tutti i Paesi appartenenti all'Unione Europea date e orari comuni per l'inizio e la fine dell'orario estivo ovvero l'ultima domenica di marzo alle ore 1:00 UTC (2:00 ora solare italiana) e l'ultima domenica di ottobre alle ore 1:00 UTC (3:00 ora legale italiana).

A tale convenzione si uniformano altri Paesi non appartenenti all'Unione Europea, come la Svizzera. Negli Stati Uniti d'America invece a partire dal 2007 l'ora legale inizia la seconda domenica di marzo alle ore 2:00 locali (a seconda dei sei diversi fusi orari compresi nel territorio nazionale USA) per tornare all'ora solare la prima domenica di novembre. Ricordo la prima teoria in merito risale addirittura al Settecento. L'americano Benjamin Franklin (l'inventore del parafulmine) capì che facendo adattare l'orario ai cambiamenti della luce, durante l'estate si sarebbe risparmiato molto, in energia destinata all'illuminazione. E' possibile che dal 2021 cambi completamente il regime europeo dell'ora legale. La Commissione Europea, su forte spinta dei Paesi nord-europei (che d'estate hanno già serate lunghissime che ci sia o no l'ora legale!) ha proposto l'abolizione del passaggio dall'ora solare a quella legale e viceversa chiedendo ai Paesi di accordarsi se mantenere sempre l'ora legale oppure l'ora solare. Il Parlamento Europeo il 26 marzo 2019, quasi allo scadere del proprio mandato, ha accolto la proposta rinviando l'entrata in vigore del nuovo regime all'anno 2021 previo accordo tra gli Stati membri rappresentati dal Consiglio Europeo ed il nuovo Parlamento eletto a maggio 2019. Dal 2022 dunque, ogni singolo Paese - questo è il punto - potrà scegliere se mantenere tutto l'anno l'ora legale o quella solare: chi deciderà di mantenere l'ora legale dovrà regolare gli orologi per l'ultima volta l'ultima domenica di marzo 2021, mentre coloro che opteranno per l'ora solare regoleranno gli orologi per l'ultima volta l'ultima domenica di ottobre 2021. Ricordo, sulla questione dei risparmi derivanti dall'ora legale, che la società "Terna", che è il gestore della rete elettrica nazionale, comunicava che, ad esempio, nel 2016 grazie all'ora legale, in Italia si risparmiarono 573 milioni di kilowattora. Una cifra pari al consumo elettrico medio annuale di 210mila famiglie. Per altri i vantaggi sarebbero irrisori, perché saremmo abituati a fare uso dell'elettricità a prescindere dalle condizioni atmosferiche o dalle ore di luce naturale. E, cosa anche più importante oltre che risparmiare energia si risparmia l'ambiente, visto l'ora legale evita di immettere nell'atmosfera italiana, nel tempo della sua durata almeno 300mila tonnellate di anidride carbonica ed in epoca di discussioni sul cambiamento climatico non è male. Certo la fissazione per tutto l'anno dell'ora legale, per cui io personalmente tifo, renderebbe d'inverno il buio a dominare le nostre mattinate per alcuni mesi. Ma ritengo che i pomeriggi più lunghi compenserebbero questo problema. Il rischio vero, con il caos esistente nell'Unione europea, è l'effetto vestito d'Arlecchino con Paesi confinanti che scelgano gli uni l'ora solare stabile e gli altri l'ora legale con conseguenza di dover cambiare l'ora al confine come avviene laddove ci sia un diverso fuso orario. Intanto, per una delle ultime volte, ci apprestiamo al cambio dell'ora!