Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
25 mag 2017

Emmanuel e Brigitte: cattiverie su di un amore

di Luciano Caveri

E' stato piuttosto singolare come in Italia ci si sia molto concentrati, nell'avvento di Emmanuel Macron alla Presidenza della Repubblica in Francia, sulla differenza di età fra il nuovo inquilino dell'Eliseo e sua moglie, Brigitte Trogneux, donna di gran classe e certamente in forma, dal curriculum perfetto per mai sfigurare. Che la differenza sia forte è evidente: classe 1953 lei, classe 1977 lui. Uno dei tre figli della nuova Prèmière Dame ha infatti la stessa età di Macron, che si innamorò - lo ricorda lui stesso con slancio romantico - della sua professoressa ai tempi del Liceo ed il proseguo della loro avversata love story, fino al matrimonio dieci anni fa, fu tutt'altro che semplice. Trovate sul Web il discorsetto che l'attuale Presidente fece di fronte agli ospiti il giorno delle nozze e vedrete di come, senza peli sulla lingua, ma anche con coraggio nel difendere questa sua storia, racconti di questo loro amore davvero profondo.

Tanto profondo da resistere al mare di stupidaggini, di vignette (terribile "Charlie Hebdo" con Brigitte incinta quale vero miracolo del neoPresidente...), di cattiverie (chi dice che Macron sia gay, con tanto di sua smentita o che abbia un filarino con la figlia della moglie) che circolano su di loro. E l'Italia si è distinta, partendo dalla vetta del solito battutista Silvio Berlusconi, che sui temi amorosi dovrebbe avere un certo pudore dalle "cene eleganti" in poi, quando ha detto che il Président gira con la sua mamma ed Oltralpe non è stata ben vista questa sua uscita, utile per ricordare quanto sul punto il "Cavaliere" non dovrebbe dare a nessuno lezioni di moralità, pensando appunto alle giovani ninfette alla sua corte. Questo atteggiamento deve fare riflettere e personalmente lo faccio partendo dal presupposto che se già con la mia prima moglie tredici anni di differenza non erano pochini, con l'attuale gli anni sono saliti a venti, che assomigliano molto ai ventiquattro di Macron. Per cui mi sento di dire che, pur non prendendo la questione dell'invecchiamento del partner più avanti con l'età della coppia alla leggera, l'amore - per fortuna - non ha età, come mi ha insegnato la vita, vedendo coppie di tutto i generi, che si sono fatte un baffo delle differenze di età a vantaggio dell'uno o dell'altra. Ha detto lo scrittore Philippe Besson: «Aimer, ce n'est pas emprunter des routes toutes tracées et balisées. C'est avancer en funambule au-dessus de précipices et savoir qu'il y a quelqu'un au bout qui dit d'une voix douce et calme: avance, continue d'avancer, n'aie pas peur, tu vas y arriver». Certo che ogni tanto - e penso lo farà anche Brigitte, che si dice che abbia accelerato la scesa in campo dell'amato Emanuel, sapendo che fra cinque anni avrebbe sfiorato i settant'anni - anche io penso a quanti anni di differenza ci siano e quanto questo possa pesare, ma davvero - e per fortuna! - al cuor non si comanda. Sul tempo ha scritto bene la poetessa americana Emily Dickinson: «Se potessi rivederti fra un anno, farei tanti gomitoli dei mesi. Se l'attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita la mia e la tua proseguiranno insieme, getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l'eternità». Ma questa ossessione per la coppia Emmanuel - Brigitte, di cui si intravvede la complicità profonda quasi simbiotica, fa capire come la nostra società resti profondamente maschilista in un Paese come l'Italia, dove sembra divertire molto bollare le donne - usando un anglicismo - come "cougar" (letteralmente "puma, coguaro": metafora felina suggerita dalla seduttività "predatoria" ed "aggressiva"), termine gergale per definire donne mature che intrattengono rapporti sentimentali o sessuali con uomini notevolmente più giovani, a loro volta chiamati in modo non certo lusinghiero "toy boys" (ossia "ragazzi giocattolo"). Analogo, ma questa volta a cacciare sono gli uomini, è la "milf", acronimo tratto dal gergo anglo-americano, che indica l'espressione di registro palesemente volgare "Mother I'd like to fuck" ("Madre che mi vorrei scopare") e designa generalmente donne adulte di mezza età, considerate sessualmente appetibili da uomini più giovani. Immondizia, rispetto a quella coppia al vertice della Francia mano nella mano con tenerezza, che li fa somigliare alle smilze figurine di Peynet.