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03 dic 2015

Quando allestire l'albero di Natale?

di Luciano Caveri

Quando fare l'albero di Natale? In assenza di un teorema che possa dimostrare l'esattezza della data o di un procedimento burocratico che ci indichi con certezza quale sia il momento giusto, resta una scelta soggettiva che ci pone di fronte a un complicato ragionamento personale, che si ampia alla sfera familiare alla ricerca difficile di un compromesso. Insomma: quando piazzare il simbolo del Natale? Intendiamoci per evitare ambiguità: ci sarà a casa mia anche il presepe, anzi annuncio che sono già dotato del muschio appositamente raccolto in zona adatta. Ma quello è un simbolo più impegnativo che va avvicinato con circospezione quale simbolo della cristianità e dunque - "scherza con i fanti ma lascia stare i santi" - si può scherzare con l'albero ma non con la rappresentazione della Natività. Torniamo alla data: trovo che questi giorni vadano benissimo.

E ho maturato una convinzione e cioè che l'albero - nel mio caso rigorosamente finto in casa e vero nella versione in giardino - può essere allestito presto, perché esempio mirabile di come il Natale nella sua veste più commerciale declini così in fretta da essere una specie di solstizio. Passaggio che si manifesta nell'addormentamento, dopo il monumentale pranzo del 25 dicembre con la consapevolezza che tutte le cose passano. Come dicevano i latini, che pure non avevano ancora l'orologio, «Omnia tempus habent» e cioè «Ogni cosa ha il suo tempo». L'albero, a differenza del presepe, scade subito in barba alla complessa origine che ha portato al suo uso odierno, con addobbi di vario genere. Ricorda il sito Leonardo.it: «Ma qual è il significato simbolico dell'albero di Natale? L'albero, inteso come simbolo di vita, era diffuso in tutte le culture, anche prima della nascita del cristianesimo, tale valenza simbolica ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni. La festa del Natale si sovrappone quasi perfettamente alle celebrazioni per il solstizio d'inverno, anticamente, quindi, il 25 dicembre si festeggiava il sole che, dal solstizio d'inverno "rinasce": da questa data le giornate ricominciano infatti ad allungarsi e lasciano presagire il ritorno della primavera, il ritorno della "vita". Molto diffuso in oriente, in particolare in Siria ed Egitto, era il culto del "Sol Invictus", le cui solenni celebrazioni prevedevano che i sacerdoti, ritiratisi in appositi santuari, ne uscissero a mezzanotte annunciando che la Vergine aveva partorito il Sole, raffigurato come un infante. Da qui il culto arrivò poi a Roma, dove il "sole che nasce" veniva festeggiato con riferimento al dio Mitra. Simbolo ricorrente legato alle celebrazioni per il solstizio d'inverno è naturalmente l'albero, da sempre e per tutte le culture, inteso come simbolo della vita». Insomma: roba complessa, che ci deve ispirare quando ci occupiamo del nostro albero. Io devo dire che sono in questo come i pensionati che guardano i cantieri dei lavori in corso. Spetta a mia moglie scegliere l'allestimento che cambia ogni anno e io mi limito a esprimere un pare consultivo, che dunque non si profila affatto come intesa. Ma l'esito, che vedo in queste ore crescere sotto i miei occhi, nella logica abbacinante del "tutto bianco", mi pare molto bello e plaudo, mentre iniziò seriamente a pensare ai regali. Questa è la rassicurante routine del Natale.