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09 nov 2015

Il Circo Barnum e certa politica

di Luciano Caveri

Anche nel linguaggio comune, per definire un'accozzaglia di storie o personaggi bizzarri, si dice un "Circo Barnum" oppure nello stesso solco "fenomeni da baraccone". Questa fu la scoperta spettacolare dell'imprenditore ottocentesco Phineas Taylor Barnum, che negli Stati Uniti montò spettacoli circensi, inventandosi vicende e personaggi inverosimili, spesso utilizzando con cinismo dei veri e propri disabili trasformati in attrazioni da esibire al pubblico per le loro deformità. Questa ricerca del mirabolante e dello stupefacente sembra ormai da tempo trasferita in certa televisione, che sfrutta - attingendo anche alla cronaca nera e ai suoi orrori - la credulità e il voyeurismo popolare. Si tratta di montare casi, spesso con invenzioni o falsi scoop, sperando così di ricavare audience per palati facili e un pubblico televisivo incolto e becero.

Ma esiste un fenomeno ben studiato, che viene illustrato in un interessante articolo di Stefano Bagnasco, riferendolo ai creduloni che cascano vittime degli oroscopi, scritto per il meritorio "Cicap - Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale". Scrive Bagnasco sul cosiddetto "Effetto Barnum": «Barnum, l’impresario del celebre circo americano, soleva dire che i suoi spettacoli avevano tanto successo perché in essi si poteva trovare "qualcosa per ciascuno": i numeri erano talmente vari che tutti trovavano qualcosa di loro gusto. Per capire come sia possibile applicare questo principio alla stesura di un oroscopo, bisogna fare un salto in avanti di quasi un secolo dai tempi di Barnum. Alla fine degli anni '40 lo psicologo americano Bertram R. Forer teneva un corso introduttivo ad una quarantina di studenti del primo anno in un'università della California. Aveva appena parlato del "Diagnostic interest blank", un questionario standardizzato da lui sviluppato per cercare di descrivere in maniera sintetica ed oggettiva il carattere di una persona. Per mostrare il funzionamento del sistema, chiese ai suoi studenti di compilare il questionario stesso: sulla base dei risultati, avrebbe tracciato un breve profilo caratteristico di ciascuno. Trascorso il tempo necessario per esaminare i questionari, Forer consegnò ad ogni studente una busta contenente un profilo caratteriale in tredici punti, chiedendo di esprimere con un punteggio da "zero" a "cinque" quanto buona fosse la descrizione. Il risultato fu quello che il professore si aspettava: quasi tutti gli studenti avevano dato un punteggio alto, "quattro" o "cinque" (i punteggio medio risultò essere 4.2), mentre nessuno aveva dato "zero" o "uno": i profili preparati da Forer erano veramente azzeccati! Ma è bene a questo punto che l'autore dell'articolo sveli l'arcano e cioè il trucco: "Ma Forer aveva imbrogliato, a fin di bene, i suoi studenti. I profili caratteristici "personalizzati" erano tutti uguali! Ecco la traduzione dei tredici punti del testo originale:

  1. Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino.
  2. Hai una tendenza ad essere critico nei confronti di te stesso.
  3. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio.
  4. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio.
  5. Il tuo equilibrio sessuale è stato in qualche modo problematico.
  6. Disciplinato e controllato all'esterno, tendi ad essere preoccupato ed insicuro dentro di te.
  7. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta.
  8. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni.
  9. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi.
  10. Hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri.
  11. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato.
  12. Alcune delle tue aspirazioni tendono ad essere davvero irrealistiche.
  13. La sicurezza è uno degli obiettivi principali nella tua vita. Forer, proprio come Barnum, aveva messo nel testo consegnato agli studenti "qualcosa per ciascuno": un po' di tutto in modo che chiunque trovasse qualcosa (o anche più di qualcosa) che si adattava al proprio carattere». Interessante, vero? Ho l'impressione che la cattiva politica si stia avviando verso questo stesso meccanismo, cercando sempre di più un "effetto Barnum" con trucchetti, lavorando su annunci a ripetizione, spesso senza poi giungere a conclusione. Si costruiscono dei casi su cui abbindolare i cittadini, con uso di tecniche avanzate per seguire umori e gusti di un'opinione pubblica opportunamente segmentata e accarezzando i sogni e desideri più reconditi di ciascuno con tecniche di pubblicità e di marketing, così dimostrando disprezzo per l'etica pubblica e il senso delle istituzioni. Insomma: invenzioni, fumisterie e persino bugie e mascheramenti. Poi ci si lamenta del degrado della democrazia...