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20 mag 2015

L'anatra zoppa di Aosta

di Luciano Caveri

Scrivo ancora oggi di politica, poi - nel limite del possibile - mi occuperò d'altro per un evidente processo di disintossicazione per me e per voi lettori, dopo l'overdose da elezioni comunali su cui appunto ho già scritto troppo. In più mi richiamo ai post più recenti per evitare quest'oggi di ripetermi (tipo, metto le mani avanti, visto il tema odierno, il cattivo risultato dell'Union Valdôtaine Progressiste sulla città di Aosta). E' davvero singolare, vero caso di scuola per qualche politologo curioso, la "cessione" del sindaco di Aosta da parte dell'Union Valdôtaine al Partito Democratico, a spese del sindaco uscente unionista (componente ex socialista), Bruno Giordano, riempito di complimenti simili, da parte di molti, alle corone di fiori ad un funerale. Della serie: grazie e si proceda alla sepoltura (politica, per carità!).

E' evidente, infatti, che è un prezzo pagato dal presidente della Regione Augusto Rollandin solo per due ragioni: avere da parte del PD (malgrado accordi e promesse all'atto delle scorse elezioni regionali) i voti per mandare avanti la sua Giunta regionale con dei numeri decenti; farsi benvolere dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per aver ceduto un ruolo apicale al renziano Fulvio Centoz con il famoso "patto di Courmayeur". Ma in realtà c'è sempre stata una parte rollandiniana del PD locale legata da vincoli vari a Rollandin, che aspettava solo il momento giusto per pagare dazio e tornare in pista alla luce del sole. Ma l'abbraccio unionista, che ha fatto salire in ascensore Centoz, lo ha trasformato in un'"anatra zoppa" o se preferite in un ostaggio all'Hôtel de Ville, dove per restare dovrà abituarsi a digerire rospi. Ricorda "Wikipedia": "L'espressione "anatra zoppa" è un idiotismo della lingua inglese, corrispondente a "lame duck", diffuso quasi esclusivamente nel gergo giornalistico e politico. Viene definito "anatra zoppa" negli Stati Uniti un uomo politico che, malgrado occupi ancora una carica istituzionale elettiva, non sia ritenuto del tutto in grado di esercitare il relativo potere politico, per motivi istituzionali:

  • il suo mandato è in scadenza (certe istituzioni prevedono che negli ultimi mesi la carica politica perda parte delle sue prerogative: un esempio è il "semestre bianco" durante il quale il presidente della Repubblica Italiana non può sciogliere le Camere).
  • il suo successore è stato già eletto.
  • una legge gli impedisce di candidarsi ancora per la stessa carica (ad esempio, un presidente degli Stati Uniti al secondo mandato può essere considerato un'anatra zoppa)". Ma ecco che ci avviciniamo al caso locale e al suo utilizzo: "In Italia il termine "anatra zoppa" è usato anche per indicare quei rari casi in cui un sindaco, pur eletto a maggioranza, si trova a "convivere" con un Consiglio comunale la cui maggioranza è rappresentata da liste che avevano sostenuto un diverso candidato a sindaco". Aggiungerei alle tipologie precedenti il caso aostano, in cui, pur dotato di larga maggioranza (diciotto consiglieri su venticinque), il sindaco ha visto in discesa il suo partito in termini di voto e può contare solo su quattro consiglieri eletti nel PD, di cui uno, Antonio Crea, ha una sua personalità politica di area socialista. Doveva essere amore e invece era un calesse... Insomma il matrimonio UV-PD ha chiuso il giovane segretario-sindaco Centoz non solo nell'harem di Augusto Rollandin (e il ruolo di "favorita" è a termine, come sa bene Giordano), ma ha anche creato un primo cittadino di Aosta a sovranità limitata, perché i voti per governare ce li hanno i suoi alleati, che non sono proprio delle verginelle. Lo si vedrà sin dalla composizione della Giunta comunale. Buon lavoro!