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21 mar 2015

La Francia e il sentimento d'abbandono

di Luciano Caveri

Par di capire che ci dobbiamo rassegnare ai modi spicci nell'approccio ai temi delicati del rapporto fra Stato e cittadini. Il "caso Poste" è significativo: malgrado una generale ribellione dei territori ad un Piano di ridimensionamento di uffici e servizi in zone montane e rurali, il rullo compressore di "Poste italiane" prosegue il suo cammino. Non preoccupa solo l'insieme delle decisioni, ma la filosofia che tende più in generale ad abbandonare intere zone per molti servizi pubblici in nome dei risparmi e dell'efficienza, che diventano un alibi perfetto per qualunque taglio. Il principio di eguaglianza fra i cittadini non conta più e, guarda caso per le "Poste", come già avviene per la sanità o i trasporti, passa il principio che contano solo i numeri e il business. La desertificazione di certe zone corrisponde, per altro, alla scarsità di voti rispetto alle zone urbane. Così in Francia intere zone marginali, che messe assieme fanno una bella massa d'urto politica, hanno cominciato a votare la "marea nera" di Marine Le Pen, perché l'estremismo ed il populismo sono nutriti dai problemi irrisolti e dal senso di abbandono.

Così, guarda caso e nel pieno di elezioni locali, il Primo Ministro francese, Manuel Valls, ha cominciato a capire che qualcosa va fatto: «la ruralité est trop souvent synonyme d'isolement et d'enclavement (et n'est pas non plus) de simples espaces d'habitation ou récréatifs». Così si è espresso a Laon (Aisne in Piccardia), portandosi dietro mezzo Governo. La strada è stata tracciata in questo modo: «nous sommes dans le concret et les français veulent des réponses concrètes pour faire reculer le sentiment d'abandon et la tentation de tout jeter par dessus bord». E l'agenda comprende «l'ensemble des handicaps frappant les campagnes françaises, des déserts médicaux aux difficultés d'accès aux services publics, sans oublier les problèmes de sécurité». Mentre in Italia si sceglie l'abbandono, Valls annuncia «la mise en place d'ici à la fin de 2016 de 1.000 maisons de services publics où seront regroupés différents organismes tels qu'Edf, Gdf, la Caisse d'assurance familiale et Pôle emploi, soit un triplement de leur nombre par rapport à aujourd'hui. L'idée est simple: éviter que les citoyens n'aient à s'épuiser dans de multiples déplacements pour leurs démarches administratives. Le réseau de la Poste sera en majorité utilisé à cet effet". Idem per il settore sanitario: in Italia si continuano a smantellare ospedali e presidi territoriali specie in montagna, mentre la Francia inverte la tendenza: «sur le même principe, 800 maisons de santé seront installées d'ici la fin de l'année, contre 170 actuellement. Plusieurs mesures vont être engagées pour inciter les jeunes médecins à exercer dans les campagnes, à l'aide notamment d'un mécanisme de bourses». Infine vi è il tema grave, anche in vaste zone d'Italia, della "fracture numérique" e cioè la cattiva qualità del telefono e di Internet in zone considerate non redditizie dai gestori: «le Premier ministre s'est engagé à cet égard à supprimer d'ici la fin de 2016 "les zones blanches", privées d’accès à ces réseaux 2G et 3G, quitte à contraindre les opérateurs par la loi. La fracture territoriale, c'est aussi la fracture numérique». Altre misure verranno prese contro la chiusura in molte zone delle pompe di benzina o contro la recrudescenza dei furti, spesso a danno di aziende agricole isolate. La Francia, Stato centralista per eccellenza, ragiona su questi temi certo anche sulla spinta di preoccupazioni elettorali e non solo per buon cuore, ma la gran parte della politica italiana - specie per colpa di quella compromessa nel disegno centralista, che colpisce il regionalismo e impoverisce i Comuni - si disinteressa o non riesce ad invertire certe scelte. Si sottostima l'effetto dei tanti "Davide" contro "Golia".