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04 apr 2014

Il clamoroso testamento di Sant'Anselmo

di Luciano Caveri

La giornata di oggi è certamente la più adatta per comunicare questa notizia ricca di interesse e prospettive per la Valle d'Aosta. E' proprio vero che, talvolta, nelle vicende della Storia risultano dei disegni imperscrutabili. Specie se, come nel caso in esame, ci sia come protagonista il più internazionale dei Santi valdostani, Sant’Anselmo d’Aosta, teologo, filosofo e uomo di Chiesa. La notizia cui mi riferisco è di queste ore: il ritrovamento di un antico documento medioevale negli archivi della Cattedrale di Canterbury, la città del Kent dove, il 21 aprile 1109, all'età di settantasei anni, Anselmo morì. All’epoca, come ricorderete, il Santo - nelle travagliate vicende dell’Inghilterra del tempo - era arcivescovo di Canterbury. Si tratta di un testamento che riguarda la proprietà della, ad essere precisi, "Cattedrale primaziale metropolitana di Nostro Signore di Canterbury", che è poi un insieme di antichi edifici storici, che danno vita ad un vero e proprio complesso polifunzionale, che tra l’altro ha ottenuto dall'Unesco il label di "Patrimonio dell'umanità". Ho avuto il privilegio di visitare, quando ero presidente della Regione, questo straordinario e millenario insieme di opere d’architettura e d’arte. Avvenne il 21 aprile 2006, giorno della festa del Santo, quando fu inaugurato e consacrato, nella cattedrale inglese, un altare-sepolcro, donato dalla Valle d'Aosta alla comunità così legata alla vita di Anselmo, realizzato in marmo verde delle cave valdostane. Autore dell'opera, oggi visibile nella chiesa, l'artista londinese Stephen Cox. Ma veniamo al testamento: si tratta della decisione di donare l'intera Cattedrale e i suoi annessi alla Valle d'Aosta, almeno così è stata ricostruita dai giuristi quell’espressione adoperata di "Vallis Augustae", ritrovata nel documento. E' stato il "Foreign Office" a contattare negli scorsi giorni la Presidenza della Regione Valle d'Aosta per comunicare la notizia, dopo gli opportuni contatti con il Segretariato di Stato del Vaticano. Già nel prossimo Consiglio regionale - se ci sarà il numero legale - il bene verrà accolto nel Demanio regionale con delle conseguenze assai positive per la nostra Valle, che potendo contare su questa prestigiosa "exclave" in Inghilterra non dovrebbe più avere problemi, come fino ad oggi, a trovare finanziatori per le cosìdette "grandi opere". Pare certa la nascita di una "società di scopo" per la valorizzazione del bene, per la cui Presidenza sono in ballottaggio un'anziana perpetua della Val d'Ayas e un giovane campanaro di Ozein. Si parla anche di un traforo stradale di un migliaio di chilometri che colleghi direttamente Aosta con Canterbury. «Scherza con i Fanti e lascia stare i Santi». Va bene!