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26 mar 2014

Se l'inglese è il latinorum...

di Luciano Caveri

Nel dialogo che segue, siamo nei "Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni. Il primo ad interloquire è Renzo, che vuole sposare Lucia, e che battibecca con don Abbondio, che accampa scuse per non celebrare questo matrimonio.

  • Ma mi spieghi una volta cos'è quest'altra formalità che s'ha a fare, come dice; e sarà subito fatta.
  • Sapete voi quanti siano gl'impedimenti dirimenti?
  • Che vuol ch'io sappia d'impedimenti?
  • Error, conditio, votum, cognatio, crimen, cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, si sis affinis,... - cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita.
  • Si piglia gioco di me? - interruppe il giovine. - Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?". Bella questa espressione, diventata proverbiale. Con il "latinorum", considerato come "lingua latina usata in modo volutamente pedantesco e incomprensibile". Il moderno "latinorum" è l'uso di espressioni inglesi e, di questi tempi, l'esempio per eccellenza è il prezzemolino "spending review", che risuona come un mantra. L'espressione, che in italiano suona come "revisione della spesa", è nata in Canada negli anni '90 ed è stata "importata" in Italia dal ministro Tommaso Padoa Schioppa nel biennio 2006-2008 e ora ce la ritroviamo, dopo alcuni anni, al centro dell'azione del Governo di Matteo Renzi per trovare dei soldi. L'uso dell'inglese, in questo come in altri casi, è un vezzo esterofilo e una fumisteria per coprire la realtà: quella di tagli che, almeno in passato, si sarebbe dovuti caratterizzare per la loro ponderatezza e hanno quasi sempre, invece, avuto la stessa intelligenza di un decespugliatore. Ora lo strumento è in mano a Carlo Cottarelli, economista, classe 1954. Ma con una variante sostanziale: mentre prima "Mister Forbici" (soprannome legato ai "tagli") era presso il Ministero dell'economia, ora - con gli uffici simbolicamente piazzati a Palazzo Chigi - finisce sotto l'ala di Matteo Renzi, premier che dai miei amici romani viene sempre più, giorno dopo giorno dalla nascita del nuovo Governo, considerato «uno che fa solo di testa sua». Vedremo, nel tempo, che cosa ne sarà di questa "spending review" e come colpirà. Per ora il documento di Cottarelli somiglia ad un fucile a pallettoni che colpisce tutto e tutti, facendo una strage. Ma, si sa, che i tagli indiscriminati sono la cosa più facile da fare, specie se hai la "licenza di uccidere". Ma a sparare, par di capire con un elenco da portare in Parlamento, sarà - mettendoci la faccia e anche altra parte del corpo - alla fine lo stesso Renzi. Onori ed oneri. Come sempre, nella dura legge della giungla valida anche per le Istituzioni, la piccolezza della Valle d'Aosta e la debole resilienza della nostra autonomia in questa fase storica non suonano troppo positivamente e temo che saranno più le notizie cattive di quelle buone. Ma la "tempesta perfetta" che rischia di investirci, potrà essere sempre chiamata - a titolo consolatorio - "the perfect storm"...