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30 giu 2013

Telefonini in aereo

di Luciano Caveri

Ho spesso ricordato che mai nessuna generazione ha vissuto dei cambiamenti tecnologici come è capitato a noi generazione del secondo dopoguerra. Nel corso di una vita, abbiamo assistito a tante di quelle invenzioni da esserne stupefatti e anche un po' sbalestrati di fronte all'impossibilità di affezionarsi a qualcosa, perché arriva qualche cosa di nuovo ad occupare quello stesso spazio. Le abitudini che una volta duravano lunghissimo tempo, oggi fanno la fine della capocchia del vecchio cerino. Così pare che tra breve l'unica zona franca senza Internet sarà violata dalla tecnologia. Mi riferisco agli aerei e a collegamenti wi-fi che romperanno il silenzio tecnologico che oggi incombe sui voli lunghi o corti che siano. Non mi stupisco che questo avvenga e penso che non sia neanche così complicato, visto che su certe tratte medio-lunghe già esistevano telefoni satellitari a pagamento, che consentivano di chiamare in tutto il mondo. Per altro, visto che le compagnie aeree e quelle low cost, sono ormai voraci fornitrici di servizi a pagamento, sono certo che garantire in qualche modo il segnale sarà pure una scelta redditizia. Gli aerei sono pieni di tecnologie sofisticate e le poche volte che mi e capitato di volare nelle cabine di pilotaggio ho verificato di persona, pur non avendo competenze specifiche, quanto i piloti possano godere di aiuti assai sofisticati durante la navigazione. Per questo trovo ancora più ridicola l'ammonizione persistente del divieto di uso di telefoni cellulari sugli aerei, specie - con divieto draconiano di uso pur staccati dalla rete telefonica voce e dati - in fase di decollo e atterraggio. Se ho ben capito, i segnali radio potrebbero interferire con i sistemi elettronici dei velivolo con la possibilità di gravi incidenti conseguenti. Ora, a parte il fatto che posso testimoniare che per dimenticanza o incapacità, di telefoni accesi in queste fasi ci sono sempre, in barba ai divieti e spesso squillano quando meno dovrebbero, resta la circostanza che se il pericolo fosse davvero così grave sarebbe un obbligo delle compagnie aeree prevedere o un sistema che verifichi l'avvenuto spegnimento o un metodo di schermatura che crei la mancata ricezione del segnale o infine l'apparecchio dovrebbe essere dotato di sistemi di sicurezza che impediscano le interferenze dovute ai telefoni eventualmente rimasti accesi sugli apparati di bordo. Sarà banale, ma colpisce che sia più facile applicare il divieto fasullo.