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04 giu 2013

Quel futuro che preoccupa

di Luciano Caveri

In quale mondo vivranno i nostri figli? Penso che questo sia un pensiero comune per ogni genitore, generazione dopo generazione. Ogni epoca ha i suoi problemi e dunque, nel presente, può essere istruttivo, ma non del tutto consolante, pensare che c'è stato sicuramente di peggio nel passato. Posso dire quanto orrore mi suscita questa nuova forma di terrorismo ad personam che ha visto, nelle scorse ore, due aggressioni, una mortale a Londra e un tentato omicidio a Parigi. In entrambi i casi le vittime sono due militari: in Inghilterra due persone lo hanno ucciso e decapitato con una violenza terribile e con un'inspiegabile spettacolo fra telecamere e macchine fotografiche. La dichiarazione del giovane con le mani lorde di sangue resterà nella storia della televisione. A Parigi, a poca distanza di tempo, un militare antiterrorismo - figura molto familiare nei luoghi simbolo da proteggere nella Capitale francese - è stato aggredito con un taglierino da una persona che poi è fuggita. Vedremo se si tratta di casi singoli, magari legati da un effetto imitativo, o se peggio ancora - e questo segnerebbe un'evidente escalation - si passa da latenti minacce terroristiche di atti in vasta scala, come gli ordigni esplosivi, a scelta di creare forme di paura diffusa per atti singoli che possono colpire chiunque sia un militare. Ovvio il filone: Gran Bretagna e Francia sono accusate di essere state presenti su diversi scenari di guerra, come l'Afghanistan, che assumono un valore evidente per tutti gli estremisti islamici. Ho scritto tante volte in questi anni di questo scontro fra un Islam fanatico e antioccidentale e un Occidente privo di difese di fronte ad una violenza cieca e irrazionale, che annovera "martiri" votati alla morte in un modo inconcepibile nella nostra cultura. Eppure non si vede il fondo del tunnel in questo scontro che muta periodicamente di pelle e aumenta il tasso di pericolo cui siamo sottoposti. Sfugge quale sia il ponte, la mediazione, il punto di caduta di questo clima intriso di questa violenza. Spiace nel pensare ai nostri figli proprio questa incapacità di risposta, se non quella di blindare le nostre città, le zone sensibili e le nostre vite. Ma a queste contromisure, chi mira alla distruzione di una civiltà occidentale, considerata antagonista, proporrà nuove strade di attacco e di durezza in una lotta infinita. Brutta storia.