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04 giu 2013

Mamma, che faccia!

di Luciano Caveri

Dice la "Garzantina": "Cesare Lombroso (Verona 1835 - Torino 1909) psichiatra. Dal 1905 fu professore a Torino di antropologia criminale, disciplina di cui egli stesso fu il promotore e secondo la quale i tratti della personalità criminale sono determinati da tare e anomalie somatiche. Le teorie di Lombroso non hanno però fondamento scientifico". Per cui la "fisiognomica" - cioè la lunga tradizione di idee di chi, sin dall'antichità, deduceva un legame fra tratti somatici e caratteristiche psichiche - è palesemente una pseudo-scienza da cui tenersi ben distanti, perché si sa dove si parte ma non si sa dove si arriva. Mi riferisco a certe follie dell'eugenetica, cioè la disciplina che si occupa del possibile miglioramento della specie umana, specie ora che è completa la sequenza del genoma e le biotecnologie vanno a passo da gigante. Però, per onestà, bisogna dire che, nella nostra quotidianità, certe regole istintive e popolaresche le applichiamo e non solo per canoni estetici. Ricordo che mia nonna, chissà perché, diffidava delle persone con i capelli rossi! O penso a come persone, anche di elevato livello, usino la statura del politico Renato Brunetta - ovvio il legame con preconcetti sui nani - come se avesse qualche implicazione sui suoi pensieri! Ci sono poi molti pregiudizi al femminile, tipo: «bella e scema» (vale anche «bello e scemo») oppure «altezza mezza bellezza». Ci sono poi una serie di storielle sugli occhi vicini come tipologia di cattiveria. Da Internet traggo qualche ulteriore esempio, ma restate seri! Ecco: "Una fronte con attaccatura alta e piuttosto tonda appartiene ad una persona molto socievole, che ci tiene all'amicizia. In genere chi tende a sognare ad occhi aperti ha una fronte bombata. Avere una fronte piatta è tipica di chi è molto pratico e materialista. Una fronte sfuggente denota grandi ambizioni e una certa impulsività. Avete una fronte larga alla base ma stretta in alto? Può significare che siete persone geniali e molto capaci. Le sopracciglia stanno ad indicare le caratteristiche del temperamento. Se abbiamo sopracciglia che formano un piccolo ponte in mezzo alla fronte allora probabilmente siamo persone possessive nei confronti di chi amiamo e manifestiamo spesso la nostra gelosia. Le sopracciglia arcuate svelano un temperamento passionale, che si entusiasma subito per quello che fa. Se le sopracciglia sono distanziate tra loro e dritte vuol dire che siamo persone molto sensibili e attente agli altri. E veniamo agli occhi, da sempre considerati "lo specchio dell'anima", poiché esprimono le emozioni che proviamo. Difficilmente gli occhi possono mentire. Chi ha gli occhi grandi è di sicuro più estroverso di chi li ha piccoli. Chi ha uno sguardo sfuggente che non si fissa mai in un punto denota una personalità poco incline ad assumersi impegni e responsabilità. Chi ha uno sguardo penetrante e fermo quasi sicuramente è una persona sicura e determinata". Mi fermo qui, per carità, e lascio perdere certi pensieri sul viso e la sessualità, che hanno fatto il successo de "La scimmia nuda" di Desmond Morris. Nel libro teorizzava che naso e labbra rappresentino i sessi dei due generi, ben piazzati sulla nostra faccia. Capite bene a cosa serva, secondo Morris, l'uso del rossetto sulle labbra...