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06 set 2012

Un buco nell'offerta

di Luciano Caveri

Mangiare e bere bene e farlo scoprendo prodotti, sapori, gusti, accostamenti, invenzioni serve a star meglio. Appartiene ad uno dei piaceri della vita e personalmente - già prima che esplodesse la moda dello slow food che ormai ha le sue derive  - pensavo che si trattasse di un'opportunità da non perdere. Questo vale sia per quando si va in vacanza ma anche quando si è in giro per lavoro, anche se la differenza post prandiale non è da poco. Per cui studio, profittando delle guide apposite e delle loro stelle, forchette o cappelli. Ma guardo anche Internet, dando ragione purtroppo a quelli che dicono di questi tempi che "TripAdvisor" - che ospita il maggior numero di commenti - è terra purtroppo di marchette e vendette non più credibile e questo è il frutto dell'anonimato. Di conseguenza studio degli itinerari che comprendano anche i pasti. Senza troppa maniacalità per lasciar spazio a sorprese che sono una delle piacevolezze dei soggiorni.  Per cui mi capita di mettermi nei panni del turista che viene ad Aosta - non mi riferisco a Comuni viciniori - e che scoprirà in fretta come la città abbia una ristorazione di medio livello con una sola punta di eccellenza certificata (la "stella Michelin" del "Vecchio Ristoro", dove ho mangiato spesso).  Come tutti ho miei posti preferiti e direi che quello che mi capita di frequentare di più è il "Bataclan" all'Arco d'Augusto per la varietà del menù e la simpatia dei proprietari, ma frequento anche e per le stesse ragioni, la "Vecchia Aosta" alla Porta Pretoria e la "Brasserie du Commerce" che so che si sposterà tra breve dalla storica sede di via De Tillier. Quel che manca incredibilmente in città è un locale dalla cucina esclusivamente valdostana in un ambiente dall'architettura valdostana semplice ma veritiera oppure vedrei bene l'effetto spiazzante - tipo ex "Carpano" a "Eataly" a Torino - di un capannone "Cogne" dismesso. Ma sono solo fantasie che però nascono proprio dal confronto con molte città dove sono stato e raramente non ho trovato locali nel solco della tradizione e della tipicità.