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17 apr 2012

La storia di Bochet

di Luciano Caveri

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912, dunque un secolo fa, ci fu la drammatica collisione fra il modernissimo transatlantico "Titanic" ed un iceberg in pieno Oceano Atlantico. In molti hanno scritto di questa vicenda luttuosa, cui sono stati dedicati diversi film e che colpì l'opinione pubblica di allora e che oggi, con il senno di poi, è diventata metafora di quel Novecento in cui la storia del mondo sembrò colare a picco con le tragedie delle due guerre mondiali e dei totalitarismi. L'avvenimento di cento anni fa vale per ricordare qui il solo valdostano, almeno dai dati attuali, che morì nel naufragio, la cui storia è significativa anche nel quadro dell'emigrazione valdostana nel mondo, frutto della povertà dell’economia locale che costringeva singole persone e intere famiglie a lasciare il Pays d'Aoste, altro che "Belle Époque"! Vicenda singolare che avevo notato, anni fa, leggendo un piccolo trafiletto nell'edizione del "Messager Valdôtain" del 1913 con tanto di foto d'epoca in cui mostra dei bei baffi a manubrio. Si chiamava Pierre Joseph Bochet e morì a soli 43 anni. Era nato a Saint-Pierre il 29 settembre 1868 (alle nove di sera, dice l'atto di nascita), figlio - come si legge appunto nei documenti ancora giacenti in Comune - del fu Jacques e di Marie Rose Paillex. Il 9 settembre 1896 Pierre si era sposato, a La Thuile, con Marie Eugénie Martinet ed assieme adottarono un bambino.  Quando firmò il contratto per lavorare (come maître) a bordo del "Titanic" nel ristorante francese di bordo "À la carte" (ne trovate una ricostruzione filmata su "YouTube", in cui si vedono i bei saloni liberty), il 6 aprile 1912, diede indirizzo il 4 Tonbridge House, Mercer Street, Long Acre, Londra. Il "Titanic" fu la prima e purtroppo l'ultima nave su cui si imbarcò a causa della terribile tragedia. Bochet morì nel naufragio. Il suo corpo non fu mai trovato o identificato e, di conseguenza, per lui ci fu la dichiarazione di "morte presunta". Il regista Stefano Viaggio, con la sua capacità d'inquadramento in un contesto più generale, racconta di Bochet e del "Titanic" domani sera alle ore 20 su RaiVd'A. Si possono scoprire cose interessanti! Non è tra l'altro da escludere una "coda" alla sua inchiesta, visto che proprio ieri sera si sono fatti vivi con lui i parenti di Bochet che vivono ancora a Saint-Pierre.