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12 feb 2012

Una norma d'attuazione da ricordare

di Luciano Caveri

L'altro giorno scherzavo con il collega Robert Louvin della nostra giovinezza e lui mi raccontava del suo primo ricordo di me al Liceo Classico di Aosta. Lui, più giovane di me faceva IVª ginnasio ed io Iª liceo ed ero andato nella sua classe per far firmare una petizione a favore dei pendolari del treno - categoria cui appartenevo - a causa del malfunzionamento della ferrovia. Già al ginnasio ero compartecipe ad azioni, talvolta clamorose, di protesta. Ora come allora i treni non funzionano fra una linea infrastrutturalmente obsoleta di "Rete Ferroviaria Italiana" e un esercizio di "Trenitalia" che è penoso. E pensare che ogni cambiamento e progetto passa ormai attraverso una norma d'attuazione, che ho seguito nella "Commissione paritetica Stato - Valle d'Aosta". Mi riferisco al decreto legislativo 26 ottobre 2010, numero 194 in vigore dal novembre del 2010.

Si intitola "Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste in materia di trasporto ferroviario" e recita così all'articolo 1:  "1. Sono trasferite alla Regione Autonoma Valle d'Aosta tutte le funzioni di programmazione ed amministrative in materia di servizi pubblici di trasporto ferroviario, di interesse regionale e locale. 2. La Regione, in relazione alle esigenze derivanti dall'esercizio delle attribuzioni ad essa spettanti ai sensi del presente decreto, può avvalersi degli organi consultivi e dei servizi tecnici dello Stato".

All'articolo 2 ci occupa delle funzioni e dei compiti regionali: "1. Sono attribuiti alla Regione i servizi di trasporto ferroviario disciplinati con contratto di servizio nazionale alla data di entrata in vigore del presente decreto, erogati sulle direttrici Aosta - Pré-Saint-Didier, Aosta - Torino e su ogni altra tratta che insista su territorio regionale. 2. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con accordo di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell'economia e delle finanze, il Dipartimento della pubblica amministrazione e innovazione e la Regione sono individuate le risorse finanziarie, umane, strumentali ed organizzative necessarie a garantire un livello di erogazione dei servizi di cui al comma 1, almeno pari a quello delle regioni viciniori. Tra le risorse finanziarie dovranno essere individuate separatamente le risorse necessarie per l'erogazione del servizio di trasporto e il corrispettivo per il complesso delle prestazioni fornite dal Gestore dell'infrastruttura ferroviaria. 3. All'attuazione dei relativi conferimenti, ivi compresi quelli per l'esercizio delle funzioni trasferite, si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottarsi entro sei mesi dalla data dell'Accordo di programma di cui al comma 2. 4. Relativamente ai servizi di cui al comma 1, entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 3, e comunque successivamente alla stipula degli Accordi di programma di cui ai commi 7 e 8 e all'effettiva attribuzione delle risorse finanziarie per l'esercizio delle funzioni trasferite, la Regione subentra allo Stato nel rapporto con l'Impresa ferroviaria e stipula con quest'ultima il relativo Contratto di servizio. Rimangono a carico dello Stato gli oneri finanziari derivanti da obbligazioni assunte con l'Impresa ferroviaria nel periodo antecedente al predetto subentro o, comunque, alle stesse conseguenti. 5. Nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale sugli appalti pubblici di servizi, la scelta del gestore del servizio avviene mediante ricorso a procedure ad evidenza pubblica. 6. Il soggetto Gestore dell'infrastruttura ferroviaria, nella ripartizione della capacità di infrastruttura, dà priorita' ai servizi di trasporto quantitativamente e qualitativamente necessari a soddisfare le esigenze di mobilità dell'utenza, così come individuate al comma 1. 7. La Regione, l'Impresa ferroviaria e il Gestore dell'infrastruttura stipulano specifici accordi di programma disciplinanti gli interventi da attivare, ivi incluso il rinnovo del parco rotabile, per garantire l'adeguatezza, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, dei servizi ferroviari trasferiti, nonché gli oneri necessari alla loro realizzazione. 8. La Regione, i Ministeri competenti e il Gestore dell'infrastruttura stipulano accordi di programma quadro al fine di individuare gli interventi infrastrutturali necessari per conseguire una riqualificazione della rete ferroviaria della Regione, in modo da ridurre l'attuale squilibrio a favore dei trasporti su gomma nella ripartizione modale del trasporto passeggeri e merci, riducendo l'impatto sull'ambiente. Tali accordi definiscono gli interventi in termini di: a) adeguamento delle infrastrutture attuali o realizzazione di nuove opere; b) costi di investimento e modalità di copertura dei relativi oneri, da effettuarsi da parte dello Stato; c) tempi di realizzazione. 9. Nella determinazione del corrispettivo per il complesso delle prestazioni fornite dal Gestore dell'infrastruttura ferroviaria all'Impresa ferroviaria, ivi compresa la fruizione dell'infrastruttura medesima insistente sul territorio della Regione, si tiene conto degli oneri assunti dalla Regione, ai sensi dei commi 7 e 8, per il miglioramento dell'infrastruttura e dei servizi".

Infine eccoci all'articolo 3, una delle chiavi necessarie ad esempio per progettare davvero il futuro dell'Aosta - Pré-Saint-Didier: ""1. La Regione può richiedere il trasferimento ad essa dei beni, degli impianti e delle infrastrutture delle tratte ferroviarie ricadenti sul territorio regionale non ritenute di rilevanza per il sistema ferroviario nazionale, previa quantificazione delle risorse finanziarie necessarie alla loro gestione, nonché dei beni già appartenenti a detta categoria non utilizzati per l'esercizio ferroviario, nel rispetto della normativa vigente in materia di procedimento di dismissione dei beni. 2. I beni oggetto di trasferimento di cui al comma 1 sono individuati mediante Accordo di programma da stipularsi tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Gestore dell'infrastruttura e la Regione. Il trasferimento dal patrimonio del Gestore dell'infrastruttura a quello della Regione è effettuato a titolo gratuito. 3. Dalla data di decorrenza dell'efficacia dell'accordo di Programma di cui al comma 2, la Regione subentra nei rapporti contrattuali esistenti tra il Ministero competente e il Gestore dell'infrastruttura, mentre dalla data della relativa consegna essa subentra in tutti i rapporti attivi e passivi inerenti ai beni trasferiti. 4. Restano in capo al Gestore dell'infrastruttura gli oneri relativi alle liti pendenti alla data di consegna dei beni e quelli originanti da fatti accaduti antecedentemente alla data di consegna". Non vi ricopio, perché molto tecnico, l'articolo 4 in materia di sicurezza del trasporto ferroviario.

A costo di essere stato pedante, ci tenevo a rendere evidente come i tempi non siano stati rispettati e le norme applicative della norma d'attuazione siano indispensabili per qualunque scelta, E i treni, intanto, "vanno", anzi non vanno affatto!