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13 gen 2012

I vaccini fra informazione e controinformazione

di Luciano Caveri

Sono nato in un periodo in cui certe malattie colpivano ancora duramente, penso alla tubercolosi e alla poliomielite. Per la prima malattia ricordo le grandi azioni di profilassi a scuola, riuniti nei corridoi e le visite nei centri antitubercolari che sono poi stati chiusi, mentre per la seconda ho nella memoria più profonda quando i miei andarono a prendere il vaccino "Sabin" in Svizzera e conosco, purtroppo, persone un po' più vecchie di me che vennero ancora colpite da questa patologia infettiva. Sono cresciuto con una fiducia verso i vaccini e, tra l'altro, non essendo stato colpito da bambino da nessuna malattia infantile, da adulto mi sono fatto inoculare tutti i vaccini possibili. Da genitore non ho mai messo in discussioni le vaccinazioni e così l'ultimo nato ha avuto tutte le vaccinazioni obbligatorie, che gli consentiranno - per questo ne parlo - di andare da lunedì al "nido", e sta facendo anche tutte le altre vaccinazioni raccomandate. Avevo fatto la stessa cosa con i suoi fratelli e la ragazza, poco tempo fa, ha aggiunto anche la vaccinazione femminile contro il papilloma virus. Quando ero deputato, incontrai dei genitori sudtirolesi fieramente contrari alle vaccinazioni dei figli e da presidente mi trovai con analoghi casi di genitori valdostani che, di conseguenza, avevano avuto problemi sulla base del discusso "obbligo vaccinale" per legge, abolito poi in alcune Regioni e su questa strada sta andando l'Unione europea nel presupposto - attenzione! - che i vaccini si facciano. In questi anni mi sono documentato e fa impressione vedere come in Rete trionfino pregiudizi e falsità scientifiche nel segno dei "complotti" e delle nefandezze di medici e case farmaceutiche dipinti come solo interessati al business. Talvolta si citano studi, come quello che aveva legato certi vaccini all'autismo, risultati del tutto falsi e frutto di disonestà. Il caso dell'influenza aviaria ha certo dimostrato che esiste qualche interesse alla drammatizzazione da parte delle case produttrici, perché è ovvio milioni di dosi di vaccino cubano, ma resto convinto che le vaccinazioni - pur con qualche rischio esistente che viene esplicitato nei documenti dati ai genitori - restano un presidio importante per la salute nostra e dei nostri cari, specie in un mondo dove i flussi migratori possono portare in certe zone "indenni" malattie infettive che erano state eradicate.