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06 dic 2011

Gli altri ci guardano

di Luciano Caveri

I "costi della politica", che poi ad essere esatti sarebbero i "costi della democrazia", sono ormai da anni nel mirino. Mi veniva da sorridere in questi giorni a Bruxelles, quando nell'emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles si sono ritrovati centinaia di sindaci italiani per il "Patto dei sindaci", comprensibile per il sottotitolo "Un impegno per l'energia sostenibile". La delegazione della Provincia di Sassari con i sindaci della stessa zona era di circa circa ottanta persone arrivate in aereo... Idem l'indomani quando erano oltre cento fasce tricolori presenti alla manifestazione "Città europee per lo sport": anche in questo caso gli italiani erano largamente maggioritari. Comprensibile lo sfottò dei colleghi europei che ci guardano in queste settimane con interesse come i "Pierini la peste" d'Europa, viste le vicende drammatiche del nostro debito pubblico che si riverberano sugli equilibri economici dell'Italia e sul futuro della moneta unica, essendo l'euro sempre più ammaccato. Nessuno discute la legittimità di essere a Bruxelles, ma i sindaci degli altri Paesi facevano parte di striminzite delegazioni, mentre da noi la logica della "gita fuoriporta" ha rotto gli argini in un'epoca nella quale la finanza pubblica piange lacrime amare. Faceva quasi pena il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che dal podio arringava i colleghi in trasferta, predicando la soppressione del "Patto di stabilità" per i Comuni, "strangolati" dalle regole di controllo della finanza pubblica. Sul tema penso si debba discutere, ma la sala quasi interamente tricolore creava qualche imbarazzo, perché piangere sui "tagli" strideva con la platea.