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31 ott 2011

Un abbraccio alla Liguria

di Luciano Caveri

L'entroterra della Liguria è di una bellezza straordinaria. Chi conosca solo la costa e non sappia «cosa c'è dietro» perde una ricchezza unica di una montagna dai panorami mozzafiato. Quando ero ragazzo e ho percorso in lungo e in largo vaste zone fra paesini, boschi, altopiani, laghetti, torrenti sono sempre rimasto incantato da questi "territori verticali" a pochi passi dal mare. Dalla flora mediterranea a quella alpina nel volgere di pochi chilometri. Già allora - e parlo di decenni fa - quel che colpiva era lo spopolamento e l'abbandono delle campagne, specie delle "fasce", quei terrazzamenti che tengono in piedi la montagna con i muri a secco che si sfaldano per la mancata manutenzione. Il bosco piano piano avanzava, appesantendo i versanti. Immagino che nel tempo sia tutto peggiorato. E in basso, proprie sulle coste, dove è emigrata la popolazione montana, non si è abbastanza tenuto conto del territorio, costruendo e costruendo ancora, specie in quelle zone di sfogo delle acque che possono scendere verso il mare, quando le piogge arrivano con violenza e sappiamo che i cambiamenti climatici rendono il maltempo ancora più aggressivo. Esiste un'antica amicizia fra Valle d'Aosta e Liguria, sul filo della storia e anche del turismo, per cui spero che anche i nostri aiuti siano tempestivi e generosi. Forza Liguria! Vedere certe immagini in televisione addolora e colpisce.